«Abbiamo sempre creduto e continuiamo a credere nei valori del M5S, così come furono declinati da Gianroberto Casaleggio, per tale motivo non riusciamo a comprendere come si sia arrivati a condividere la candidatura di Bianca Maria Rende alla carica di Sindaco del Comune di Cosenza». A dirlo in una nota ufficiale è il Meetup Cosenza e Oltre, da sempre vicino alle posizioni dell’ex grillino, il senatore Nicola Morra.

«La Rende rappresenta tutto ciò che abbiamo sempre avversato: non erano ammessi nel Movimento i trasformisti ed adesso si sostiene un personaggio che è passato allegramente dall’MPA - il Movimento per le Autonomie fondato dall’ex presidente della Regione Sicilia Lombardo (poi arrestato e condannato in primo grado per mafia e sul quale pende ancora un giudizio di appello) rappresentato in Calabria, all'epoca, da Orlandino Greco e Agazio Loiero» scrivono i simpatizzanti di Morra che, tuttavia, si ricordano della candidatura a distanza di pochi giorni dalle elezioni comunali.

Ad onor del vero, con l’avvento di Giuseppe Conte, alla guida del Movimento Cinque Stelle, sono stati sciolti tutti i Meetup a livello nazionale. I grillini, da questo punto di vista, sono in attesa del nuovo regolamento sui gruppi locali.

«Costoro, affidarono a Bianca Rende la carica di coordinatrice regionale; dopo le vicissitudini del Lombardo opportunamente la Rende passa al PD. Inoltre, la Rende sostenne il "SI" al referendum costituzionale voluto da Renzi, suo modello politico mai rinnegato, infatti lo ha successivamente seguito poi in Italia Viva che è stata responsabile della caduta del governo Conte, criticatissimo dalla stessa Bianca Rende che oggi, invece, lo abbraccia con trasporto« prosegue la nota.

«Abbiamo sempre avversato chi vive di politica ed i furbi che vivono intorno alla politica: Bianca Rende, negli anni del suo "indipendente" operato politico, ancorché legittimamente, riceveva consulenze ed incarichi, opinabili per morale politica del Movimento delle origini. Il Meetup CosenzaeOltre si dissocia, sia per Cosenza sia a livello regionale, formalmente e sostanzialmente da questa nuova amorfa creatura politica, da questo partito, il partito di Conte "M5S 2050" non dissimile da tutti quelli che dovevano essere invece "educati" al rispetto dei diritti e della dignità dei cittadini» conclude il comunicato.