Erano attese e sono arrivate. Non poteva che lasciare l’amaro in bocca la nomina a poche ore dall’apertura dei seggi delle primarie  del Pd di Vincenzo Richichi come candidato unico del Partito Democratico. Ecco allora che poco dopo sono state scagliate le prime frecce avvelenate. Per Giuseppe D’Ippolito, avvocato e candidato a sindaco con il movimento Cinque Stelle, Richichi avrebbe problemi di incompatibilità, o meglio, di opportunità, ad accettare l’eventuale fascia tricolore visto che, soltanto poco tempo fa,avrebbe rifiutato l’incarico di presidente della Lamezia Multiservizi, motivando la cosa con la circostanza che da poco la sua azienda aveva vinto una gara d’appalto della stessa società partecipata.


Immediata la replica di Richichi che non smentisce, ma non parla di incompatibilità, ma di inopportunità. «La mia ditta – ha aggiunto - aveva vinto un piccolo appalto con regolare bando europeo per la fornitura di pneumatici. Questo era il motivo secondario per cui non ho accettato la presidenza della Multiservizi quando mi è stata proposta. Il motivo principale è che ormai era tardi per entrare nella Multiservizi».


Una precisazione che non soddisfa il candidato pentastellato secondo cui l’inopportunità è, comunque, un sinonimo di incompatibilità in termini di conflitto di interessi.

Tiziana Bagnato