Tutto secondo copione a Palazzo Campanella. La maggioranza di centrodestra che sostiene il presidente Roberto Occhiuto fa l’en plein nelle presidenze delle Commissioni, dove in realtà non cambia nulla ai vertici, se non nell’unica che era guidata dalle opposizioni, vale a dire la Commissione speciale di Vigilanza, fino ad oggi presieduta dal pentastellato Francesco Afflitto, ed oggi a guida azzurra con l’elezione di Domenico Giannetta.

Le nomine

La partita delle Commissioni, utile alla maggioranza per ristabilire determinati equilibri, anche in seguito agli esiti delle elezioni europee di giugno scorso, si inserisce nel più complesso gioco d’incastro del giro di boa di metà legislatura con la riconferma dell’ufficio di presidenza del Consiglio, con Filippo Mancuso in testa, e gli aggiustamenti in giunta ad opera di Roberto Occhiuto che ha in qualche modo contenuto lo spazio del Carroccio nell’esecutivo, lasciando in mano leghista più presidenze di commissioni.

E d’altra parte il quadro delle presidenze non è stato stravolto con Fratelli d’Italia a guidare la Prima e la Seconda rispettivamente con Luciana De Francesco e Antonio Montuoro; la Lega la Quarta con Pietro Raso, la Quinta con Giuseppe Mattiani, la Sesta con Katya Gentile e l’Antindrangheta con Pietro Molinaro. Forza Italia continuerà quindi a guidare la Terza Commissione con Pasqualina Straface e da oggi la Vigilanza con Giannetta.

Il rinnovo delle Commissioni

La giornata dei rinnovi delle Commissioni è cominciata intorno alle 14:30 con tutti gli organismi consiliari convocati a distanza di venti minuti l’uno dell’altro ad opera del presidente Filippo Mancuso che ha aperto e chiuso i lavori fugando qualsiasi dubbio sull’impegno di tutti che specie in una fase che esige dinamismo e rapidità per fronteggiare le nuove sfide, continuerà ad essere serio e rigoroso».

Lo stesso Mancuso, a margine dei lavori, ha poi sostenuto che «la qualità dell’impegno profuso nelle Commissioni è estremamente importante, perché condiziona, quasi automaticamente, la qualità della produzione legislativa dell’Assemblea, nella consapevolezza che il miglioramento della tecnica normativa è la premessa basilare per ridurre la distanza tra istituzioni e società».

La posizione di Lo Schiavo

Le opposizioni da parte loro non sono state a guardare, tentando con Antonio Lo Schiavo anche di rinviare la votazione della Vigilanza ma senza esito. Il notaio vibonese ha lamentato che dopo tre anni si è deciso di cambiare l’impostazione che ad inizio legislatura era stata data da Occhiuto, e quindi quella di riservare la Commissione speciale di Vigilanza alle opposizioni: «tutto legittimo – ha ribadito Lo Schiavo - ma si tratta di una scelta politica molto forte, che muta in corso d’opera.

Una posizione chiara e netta che punta l’indice sulle logiche politiche che stanno a monte della decisione che porterà inevitabilmente, ha concluso il capogruppo del Misto, ad un irrigidimento nei rapporti tra maggioranza e opposizioni.

Le dichiarazioni di Giannetta

Intanto, il consigliere regionale Domenico Giannetta (Fi) eletto presidente della Commissione speciale di Vigilanza del Consiglio regionale della Calabria, ha commentato la nomina: «La mia presidenza sarà obiettiva e super partes riprendo un percorso già efficacemente avviato nella precedente legislatura, con lo stesso spirito di imparzialità che contraddistingue il mio agire politico. Forza Italia ha un ruolo di grande equilibrio e slancio all’interno ed all’esterno della maggioranza e rappresenta un imprescindibile punto di riferimento dell’azione politica regionale. Ringrazio il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, che ha sostenuto questo processo di protagonismo del partito nel rinnovo delle presidenze consiliari e i componenti per la fiducia. Da domani saremo già al lavoro e ci impegneremo senza riserve - conclude Giannetta - a garanzia delle funzioni di controllo e vigilanza propri della Commissione».