Il suo esordio in Parlamento nel 1996 quando viene eletto deputato con Alleanza nazionale. Dopo il governo Monti era tornato in magistratura non ricandidandosi
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Pugliese, classe 1958, Alfredo Mantovano è il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo guidato da Giorgia Meloni.
In magistratura del 1983, Mantovano fa il suo esordio in politica nel 1996 quando viene eletto deputato con Alleanza Nazionale. In quella legislatura fece parte delle commissioni Giustizia ed Antimafia.
Nelle elezioni del 2001 non viene eletto, ma entra nella squadra dell'esecutivo come sottosegretario all'Interno del governo Berlusconi. Torna in Parlamento nel 2006, in Senato sempre con Alleanza Nazionale e diviene membro del Copasir. Rieletto nel 2008 fa il suo ritorno al Viminale nel ruolo di viceministro con delega alla pubblica sicurezza. Dopo aver deciso, nel 2012, di votare la fiducia al governo Monti, Mantovano alla scadenza della legislatura sceglie di non ricandidarsi e torna in magistratura.
Prima diviene consigliere alla IV sezione penale della Corte di appello di Roma e poi, dal maggio 2018 è consigliere di sezione penale alla Corte di Cassazione.
Mantovano è giornalista pubblicista dal 1984 e collabora con la rivista Tempi. Dal 2015 è inoltre presidente della sezione italiana della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.