Il responsabile dell'organizzazione del partito di Giorgia Meloni nel capoluogo per sostenere la corsa a sindaco della deputata che ha affermato: «Bisogna rilanciare e potenziare sin dai primi giorni di mandato le vocazioni turistica, culturale e sanitaria della città»
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«Trentadue candidati che non hanno esitato un solo istante a scendere in campo malgrado a 48 ore dalla presentazione della lista di Fratelli d'Italia (circa un mese fa, ndr) non avessero ancora la certezza del loro sindaco. E se non sono fiducia e senso di appartenenza questi, non so allora quali siano». Eccolo uno dei mantra della deputata Wanda Ferro, aspirante primo cittadino di Catanzaro per conto di Fdi, che questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo di Vetro ha incassato anche il sostegno del responsabile Organizzazione del partito di Giorgia Meloni, Giovanni Donzelli.
Un maggiorente nazionale che, pur non essendo calabrese, con la stessa regione ha una certa confidenza avendo preso attivamente parte alla formazione delle liste per la tornata dello scorso inizio ottobre in cui Fdi, a differenza delle Amministrative di domenica prossima, era parte integrante del centrodestra a sostegno dell'allora papabile governatore Roberto Occhiuto. Ora, invece, non è più così. E il "numero due" (anche se il diretto interessato rifiuta tale etichetta) di Fdi, Donzelli, sempre stamani a riguardo ha spiegato: «Non abbiamo spaccato il fronte. E anzi speriamo di essere presto con molti amici del centrodestra alla guida del Paese, ma non volevamo camuffare il simbolo per prendere dei voti all'insegna del trasversalismo come ad esempio nel Governo Draghi o nei più recenti. Noi al contrario non abbiamo fatto calcoli e abbiamo l'unico dispiacere che potremmo perdere a Roma, Wanda, per qualche anno. Sebbene siamo consci che non sarà così, perché sarebbe il primo sindaco di Fdi di un capoluogo di regione e quindi avrebbe con noi un rapporto costante e privilegiato». E a chi chiede subito dopo allo stesso parlamentare cosa farà Fdi, in caso di ballottaggio, se la Ferro perdesse, la risposta è secca: «Il nostro partito non ragiona in anticipo sulle sconfitte, partecipando a ogni competizione elettorale per vincere. E poi come si fa a perdere, quando nella mia permanenza in hotel o nel mio giro per la città mi sento dire da albergatore e benzinaio, soltanto per citarne alcuni, raccomandi a Wanda di mettersi immediatamente al lavoro per risolvere i gravi problemi di Catanzaro».
Ma per la verità, come ovvio, sembrerebbe non esserci bisogno del suggerimento, considerato come la Ferro abbia un articolato programma di gestione della complessa macchina comunale del capoluogo a cui ha fatto cenno, seppur per… titoli, anche nell'odierno incontro con gli organi di informazione: «Bisogna rilanciare e potenziare sin dai primi giorni di mandato le vocazioni direzionale, turistica, culturale e sanitaria, di Catanzaro che così potrà finalmente riprendere quota». Assente alla conferenza stampa uno dei grandi sponsor politici di Ferro, il sindaco uscente Sergio Abramo, perché - per come spiegato da Ferro - trattenuto nella capitale per problemi occorsi a un suo stretto collaboratore.