E’ il giorno decisivo per Antonio Caridi: il senatore del Gal affronterà oggi l’esame della propria posizione giudiziaria davanti alla giunta per le autorizzazioni di Palazzo Madama che deciderà se autorizzare o meno il suo arresto. L’ex Forza Italia è implicato in due diverse inchieste, “Mammasantissima” e “Alchemia”, e deve rispondere divarie accuse tra cui quella di associazione a delinquere di stampo mafioso. Sarebbe stato parte integrante della cupola segreta della ndrangheta assieme all’ex consigliere regionale Alberto Sarra e all’ex deputato Paolo Romeo.

 

Caridi ha presentato ieri una memoria difensiva lunga oltre 50 pagine in cui definisce il teorema della procura reggina come “contraddittorio, illogico e mancante”. La difesa del senatore spinge anche su una presunta incongruenza giuridica: i pm reggini infatti non gli contestano l’aggravante di cui al secondo comma dell’articolo 416 bis, prevista per chi “dirige e promuove l’associazione mafiosa”, circostanza sulla quale invece l’ordinanza insiste particolarmente. La giunta del Senato dovrà valutare se, a carico di Caridi, esiste il “fumus persecutionis” e, in caso contrario, autorizzare l’arresto dell’ex assessore regionale.

 

Francesco Creazzo