I parlamentari Cinquestelle rilanciano la questione dei collegamenti ferroviari: «Basta un incidente per evidenziare la fragilità del sistema. E con l'autonomia differenziata andrà sempre peggio»
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«Il grave incidente ferroviario che ha coinvolto un carro merci a Centola lo scorso 9 luglio ha messo in luce tutta la fragilità del sistema ferroviario calabrese e del Sud in generale. Dalle ore 22 di oggi (lunedì 22 luglio) e fino alle 6 di venerdì 26 luglio sono previsti ritardi, cancellazioni e limitazioni di percorso per i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali. Tanto è: Trenitalia invita “i passeggeri a riprogrammare il viaggio”, quasi fosse una cosa semplice e immediata». Inizia così una nota congiunta dei portavoce del Movimento 5 Stelle eletti in Calabria sui disagi ferroviari di questi giorni.
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«Questo evento accade nel periodo di maggior flusso turistico per la nostra regione - continua la nota - e dimostra che la Calabria è già tagliata fuori dal sistema nazionale del trasporto su ferro, per non parlare di quello europeo, e anche senza immaginare scenari catastrofici basta veramente poco per isolarla completamente. In questo contesto risulta incomprensibile la volontà del governo nazionale e di quello regionale di buttare milioni di euro a mare per il ponte sullo Stretto di Messina. Opera tanto dispendiosa quanto inutile, considerando il deserto infrastrutturale che contraddistingue la nostra regione».
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«Come Movimento 5 Stelle, anche alla luce dell’autonomia differenziata che continuerà a privare risorse per il Sud, siamo seriamente preoccupati per il futuro dei trasporti del Meridione. Non ci rasserena la visione miope del ministro Salvini che ha bloccato il progetto dell’alta velocità Praia a Mare-Tarsia compromettendo anche lo sviluppo del porto di Gioia Tauro, senza un valido progetto alternativo di potenziamento. Non ci meravigliamo quindi - concludono - se la nostra regione risulta sempre nelle ultime posizioni in Italia per flussi turistici. Dopo tutto al posto di progetti concreti di rilancio assistiamo esclusivamente a post propagandistici del presidente Occhiuto e del governo nazionale».