Il presidente della Commissione antimafia, con il senatore Pietro Grasso e la deputata Stefania Ascari, ha presentato un documento per disciplinare l'accesso ai benefici penitenziari
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«A livello simbolico in alcuni territori, dove il simbolo vale forse anche più del fatto reale, quello che è avvenuto è stato un esempio di inefficienza da parte delle autorità preposte. Giacché la mafia si nutre soprattutto di simboli, tutto questo ha rappresentato un vulnus alla credibilità dello Stato. Parimenti è altrettanto vero che lo Stato ha reagito e sta reagendo». Lo ha detto il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, in merito alle scarcerazioni di alcuni boss finiti ai domiciliari durante l'emergenza Covid.
Assieme al senatore Pietro Grasso e alla deputata Stefania Ascari, Morra ha presentato la Relazione sul 4-bis, redatta dalla Commissione e approvata dalla maggioranza, che riguarda la disciplina sulla valutazione dell'accesso ai benefici penitenziari. «Ci aspettiamo che governo e parlamento facciano proprio questo documento tramutandolo in norma, in questo momento di emergenza la lotta alle mafie rimane la priorità - ha aggiunto Morra -. Le mafie si preparano a raccogliere tutti quei fattori di crisi ora emersi».
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