Un provvedimento legislativo per bloccare tutte le autorizzazioni ambientali, anche quelle eventualmente concesse in questi mesi. È quanto propone, in una lettera aperta inviata a tutti i consiglieri regionali, il comitato civico “Fuori i veleni - Crotone vuole vivere”.

L’occasione è la prossima seduta del consiglio regionale, fissata per il 26 luglio prossimo, in cui all’ordine del giorno vi è anche la modifica al piano regionale dei rifiuti. «Il Piano Regionale dei Rifiuti approvato il 12 marzo scorso - si legge in una nota - ha bisogno di un serio approfondimento per essere radicalmente corretto nel rispetto delle normative comunitarie, a tutela della città di Crotone e dell’intera Calabria. Al fine di evitare che gli spazi oggettivamente aperti dal nuovo Piano possano essere utilizzati per la realizzazione di discariche ed impianti inibiti dalla programmazione precedente (vedi discarica Giammiglione e non solo) si rende necessario un provvedimento legislativo per bloccare tutte le autorizzazioni in materia, anche quelle eventualmente concesse in questi mesi. Ciò per consentire di modificare l’attuale Piano dei Rifiuti con i tempi necessari ad affrontare una problematica complessa e di vitale importanza per la Calabria».

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In particolare al comitato preoccupa la lettera n) art 32.2 del nuovo piano rifiuti che consente la realizzazione di discariche di scopo «creando così i presupposti amministrativi per consentire ad Eni Rewind di lasciare i rifiuti speciali pericolosi a Crotone con gravi implicazioni per la salute dei cittadini e per il contesto ambientale. Alla luce di queste considerazioni è evidente che la proposta di modifica del Piano - continua la nota - posta all’ordine del giorno del Consiglio Regionale del 26 luglio prossimo, risulta assolutamente irrisoria ed insufficiente. Non servono palliativi rispondenti ad operazioni mediatiche».

Il comitato scrive anche che sono numerosi i provvedimenti legislativi di questa natura, alcuni adottati anche dalla Regione Calabria e la cui legittimità è stata confermata dalla Corte Costituzionale. Recentemente anche la Sardegna ha adottato un provvedimento simile con riferimento all’eolico, in attesa di elaborare un piano complessivo in materia.

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Il Comitato “Fuori i veleni - Crotone vuole vivere” rivolge un appello a tutti i Consiglieri regionali affinché «siano considerate con la dovuta attenzione le nostre preoccupazioni dettate dall’esclusivo interesse di una comunità, quella di Crotone, esposta a patologie oncologiche con una incidenza drammaticamente superiore alla media nazionale ed a quella regionale, così come evidenziato dal “Rapporto Sentieri” dell’Istituto Superiore della Sanità».