Per la parlamentare pentastellata il decreto legge «amplierà il divario e il quadro che si prospetta è allarmante»
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«L'emendamento di FdI? Vorrebbe addolcire la pillola ma in realtà lo spacciano per risolutivo per non perdere del tutto la faccia di fronte ai loro elettori del Sud». È quanto afferma, in una nota, la deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà.
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«Mi chiedo - aggiunge Scutellà - come si possa continuare a sostenere un patto politico Spacca-Italia siglato sulla pelle degli italiani, un baratto scellerato tra l'autonomia voluta dalla Lega e il premierato, bandiera di Fratelli d'Italia. Se questo Governo ha deciso di svendere i nostri asset per addivenire all'irrealizzabile incasso di 20 miliardi dalle privatizzazioni, come pensa di trovare 70 miliardi l'anno per garantire omogeneità di trasferimenti pubblici a livello pro capite per sanità, trasporti e scuola? Un Paese civile si può definire comunità solo se è in grado di garantire a tutti parità di condizioni nella salute come nella scuola».
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«L'autonomia differenziata - conclude la parlamentare del M5s - amplierà i divari tra le regioni del Nord e del Sud, comporterà una migrazione sempre più consistenze di medici, infermieri ed insegnanti verso le regioni settentrionali. Il quadro che si prospetta è allarmante, auspico che chi come me affronta le quotidiane difficoltà di chi vive al Sud faccia un passo indietro e si ravveda in tempo».