Il lavoro non manca, il personale sì. Tra un disagio abitativo da record e immobili cadenti, l’Aterp è uno degli enti regionali che avrebbero maggiore bisogno di attenzioni. Lo dicono i numeri riportati a margine della delibera di giunta regionale che dispone un grosso investimento sul personale.

I dipendenti in servizio sono meno della meta della dotazione organica standard: 107 unità sulle 245 previste. Scopertura del 56,33%: la cifra fa impallidire anche quelle dei Tribunali più in difficoltà. Soltanto nell’Aterp di Vibo Valentia la dotazione organica si avvicina alla cifra ottimale (17 dipendenti sui 21 necessari). Altrove è un disastro e i servizi centralizzati dell’agenzia sono lo specchio della crisi: soltanto cinque lavoratori a fronte degli 83 previsti. Ci sono tre dirigenti (dovrebbero essere otto), totalmente sguarnite le caselle di Funzionari e Istruttori (ne sono previsti rispettivamente 34 e 29); gli operatori esperti sono due ma dovrebbero essere 12.

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Gli uffici di Cosenza e Catanzaro sono senza dirigenti, quelli di Crotone, di nuovo Cosenza e Vibo Valentia hanno un solo operatore esperto. Impossibile far fronte a tutte le attività con questo gap nella dotazione organica. La ricognizione fa emergere i problemi e offre lo spunto per trovare soluzioni. Che devono passare necessariamente da nuovi investimenti nel personale. La spesa attuale supera i 5,6 milioni di euro; a questi verranno aggiunti 2,4 milioni previsti per la copertura del fabbisogno 2023-2025. Alla fine la spesa complessiva supererà di poco gli 8 milioni ed è comunque inferiore all’investimento potenziale massimo previsto (quasi 10 milioni e 500mila euro). Alla fine, dunque, l’Aterp tornerà ad assumere per rimpolpare il personale.