«Pur essendo dotati di tanta pazienza non possiamo non registrare i ritardi da parte della Regione Calabria sulla mancata costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità». È quanto afferma il consigliere regionale Carlo Guccione che lo scorso 30 ottobre 2018 aveva presentato un’interrogazione al presidente della Regione, per chiedere «i motivi della mancata attuazione del cronoprogramma della legge regionale 35/2015 che prevede la costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità. Agenzia che avrebbe consentito oltre l’avvio del riordino del sistema del Trasporto pubblico locale, anche un recupero di 60 milioni di euro che la Regione ha dovuto versare allo Stato come Iva e che potevano essere risparmiati e reinvestiti nel settore trasporti».


Guccione ha ricordato che «lo scorso 23 novembre l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, in risposta all’interrogazione sul Trasporto pubblico locale, specificava che: “seguirà nello spazio di pochi giorni l’assunzione degli atti deliberativi per avviare la procedura di scissione in capo a Ferrovie della Calabria”».


«Tutto ciò – evidenzia il consigliere - avrebbe permesso l’avvio della costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità. È trascorso già qualche mese ma siamo punto e a capo. Non pensiamo che le riforme debbano essere calate dall’alto, ma andrebbero concordate e condivise coinvolgendo tutti gli attori e i protagonisti del settore».


L’articolo 13 della legge 35/2015 fa riferimento alla costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità e specifica che la società è costituita mediante scissione parziale della Srl Ferrovie della Calabria per scorporazione del ramo d’azienda relativo alle attività di gestione e manutenzione delle infrastrutture della Rete ferroviaria regionale non interconnessa, trattandosi di attività afferenti a un servizio di interesse generale necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione Calabria.


«Quindi – spiega Guccione - la costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità avrebbe permesso uno scorporo tra il trasporto su ferro e il trasporto su gomma e reso più efficiente la gestione del servizio. Inoltre, la mancata operatività dell’Agenzia reti e mobilità – sostiene ancora - non ha consentito il previsto risparmio dal costo dell’Iva. Il recupero di queste risorse avrebbe permesso la copertura complessiva e annuale dei contratti di servizio per l’anno 2019 per le aziende di trasporto e dato, in questo modo, certezza di servizi all’utenza evitando possibili ricadute negative sul mondo del lavoro. Attualmente i servizi sono stati prorogati, per mancanza di risorse, solo fino al 30 agosto 2019. La mancata entrata in esercizio dell’Agenzia reti e mobilità rischia di vanificare completamente il processo di riforma apertosi nel 2015 con l’approvazione della legge regionale, e di creare disagi, incertezze e inefficienze nel settore del Trasporto pubblico locale», ha concluso il consigliere.