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"Istituire un tavolo tecnico presso la Prefettura di Reggio Calabria per affrontare con urgenza la delicatissima questione dell'Aeroporto dello Stretto, con l'obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e rilanciare la prospettiva di sviluppo della principale infrastruttura trasportistica della nostra Città Metropolitana". E' quanto chiede, in una nota, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
Aeroporto di Reggio: chiusura al 30 gennaio?
"Credo che un eventuale atto di licenziamento nei confronti dei lavoratori - aggiunge Falcomatà - sarebbe un epilogo nefasto da evitare a tutti i costi. Non è una questione che nasce oggi, ma che il Comune, tramite i suoi rappresentanti, ha dichiarato apertamente ed ufficialmente, nei verbali delle riunioni delle Assemblee dei Soci e dei tavoli tecnici regionali che si sono tenuti negli ultimi anni. É evidente che sulla vicenda esistono delle responsabilità molto precise, che speriamo possano venire presto a galla. Anche su questo abbiamo assunto una posizione ufficiale, mettendo a verbale la necessità di avviare un'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori che si sono succeduti nel tempo e che hanno determinato le attuali conseguenze attraverso i loro scellerati comportamenti. Peraltro il Consiglio metropolitano, assumendo l'atto di indirizzo già sancito con il voto del Consiglio comunale reggino, ha deciso di costruirsi parte civile nell'eventuale processo a carico dei responsabili dell'attuale situazione dell'aeroporto, nel caso in cui la Procura di Reggio Calabria ravvisasse gli estremi per l'avvio di una procedura penale a loro carico".
Secondo il primo cittadino di Reggio, "l'ipotesi di chiusura dell'aeroporto sarebbe un colpo mortale per lo sviluppo del nostro territorio e non si concilia in alcun modo con la prospettiva di crescita che presuppone la nascita della nostra Città Metropolitana. Nonostante le limitate competenze in capo all'Amministrazione comunale ritengo sia urgente che la politica accolga nell'immediatezza l'allarme lanciato dai rappresentanti dei lavoratori. Ogni posto di lavoro va salvaguardato con le unghie e con i denti. Il Comune ha già dimostrato quanto tiene ai livelli occupazionali con il comportamento responsabile tenuto nell'ambito delle vicende che hanno coinvolto tutte le società comunali, da Atam a Reges, da Recasi a Maggioli fino all'azione concorsuale per il personale di Castore e Polluce".
"Chiediamo - conclude Falcomatà - che la questione dell'Aeroporto venga prontamente affrontata nelle sedi competenti affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità e si arrivi presto ad una soluzione che guardi, nell'immediato, alla tutela della forza lavoro che ad oggi rischia concretamente il licenziamento".