Aeroporto di Reggio: chiusura al 30 gennaio?

Sempre più nere le nuvole che si addensano sullo Scalo dopo il fallimento della Sogas, la società che l’ha gestito ha accumulato un passivo superiore ai nove milioni di euro
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di Riccardo Tripepi
6 dicembre 2016
21:28

Sempre più nere le nuvole che si addensano sull’Aeroporto di Reggio Calabria dopo il fallimento della Sogas la società che l’ha gestito riuscendo ad accumulare un passivo superiore ai nove milioni di euro.

 


Ieri nuova riunione tra la Curatela fallimentare e i soci pubblici, considerato che le sigle sindacali, per pregressi impegni già comunicati, non si sono presentati all’appuntamento. Anche tra i soci pubblici non c’è stata grande partecipazione, per così dire. All’appello ha risposto presente soltanto la Provincia che è stata rappresentata al tavolo dall’assessore Eduardo Lamberti Castronuovo e dal legale Attilio Battaglia. Al centro dei lavori: il licenziamento collettivo che la Curatele ritiene indispensabile, ma che ancora non è stato autorizzato dal Giudice delegato.

 

La Provincia, per il tramite di Lamberti, ha rappresentato la possibilità di procedere ad una riduzione dell’orario pur di mantenere inalterato il numero dei dipendenti in attesa dell’affidamento dei servizi aeroportuali ad una nuova società, alla quale i dipendenti potrebbero transitare nella loro totalità per l’esistenza di una clausola di salvaguardia. Clausola che però la Curatela non ritiene operante per come comunicato da Enac. Le parti si sono aggiornate e la Provincia produrrà una memoria sulla clausola di salvaguardi e al Curatela dovrebbe fornire la pianta organica necessaria per proseguire l’esercizio provvisorio.

 

Nel frattempo continuano a non essere pagati gli stipendi e a mancare all’appello i conferimenti degli altri soci pubblici, a partire dalla Regione.

 

Permanendo questo stato di crisi diventa più che una funesta eventualità la chiusura dello scalo a partire dal prossimo 31 gennaio. Sulla scorta di quanto già avvenuto a Crotone che aspetta l’esito del bando Enac per poter riaprire i battenti, anche se ci vorranno ancora dei mesi al netto di ulteriori lungaggini che potrebbe essere determinate da eventuali ricorsi.

Una vera e propria iattura per la Città Metropolitana che dovrebbe nascere proprio il prossimo anno e che senza aeroporto vedrebbe ulteriormente diminuite le proprie possibilità di sviluppo e ancora indeboliti i servizi già scadenti offerti ai propri cittadini.

 

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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