Si conclude la stagione estiva e con essa anche il poco ossigeno che ha tenuto in vita gli scali calabresi negli ultimi mesi. A Crotone è montata la protesta dopo gli ultimi voli della Ryanair che interrompe nuovamente il servizio e, di fatto, fa tornare lo scalo a rischio chiusura. Ma la situazione non muta a Reggio dove Blupanorama diminuisce i voli per Roma, mentre continua a calare il numero dei passeggeri. Il senatore di Forza Italia Marco Siclari vuole vederci chiaro e in settimana depositerà un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di indagare sulla gestione della Sacal ed in particolare di verificare se la società che ha ottenuto l’affidamento trentennale degli aeroporti calabresi stia rispettando gli obblighi contrattuali. «Il ministro Toninelli deve chiarire se la Sacal sta rispettando il contratto».

Il senatore diventa poi sferzante sul caso Reggio dove pare che l’ultima gestione sia addirittura peggiore a quella della curatela fallimentare. «Mi domando com’è possibile che la Sacal fino al mese di giugno abbia fatto meno della curatela fallimentare. A me risulte che nessun imprenditore ha fatto meno di quanto ha fatto un imprenditore nella gestione di un’impresa. Perché dunque questa diminuzione dei passeggeri a Reggio Calabria?».

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Una ulteriore bocciatura per il governo Oliverio che non è riuscito a fornire risposte alle esigenze dei calabresi, né a investire in maniera adeguata nelle infrastrutture. Ed anche l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica va considerato un investimento sbagliato. «Una delle cause principali del mancato sviluppo turistico della nostra Regione è rappresentata proprio dalla ferrovia che taglia e incatena lo sviluppo delle città sul mare. La ferrovia spezza il rapporto delle città con il mare e impedisce di creare strutture ricettive e porti turistici. E Oliverio cosa fa? Pensa di promuovere l’elettrificazione di quel binario messo cento anni fa quando c’era un’altra concezione dei trasporti e dello sviluppo. Qui c’è bisogno dell’alta velocità e di spostare e raddoppiare quel binario, non certo di elettrificarlo».

 

Riccardo Tripepi

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