Il sistema scolastico italiano sta affrontando la grave emergenza sanitaria Coronavirus, fronteggiando  un cambiamento che molti  ritengono transitorio e destinato a cessare con la fine dell'emergenza. Eppure non sembra essere così repentina la soluzione di una crisi peggiore del dopoguerra.

 

Nuove criticità si prospettano nei prossimi mesi per il sistema educativo, ma allo stesso tempo le medesime si potrebbero tradurre in opportunità dense di risorse e ''scenari'' tecnologici mai visti prima. La riapertura delle scuole a settembre riproporrà per operatori del settore scuola e famiglie la problematica. Tutte le strategie necessarie si attiveranno per risolvere ogni bisogno educativo.

L'insostituibile frame educativo, rappresentato dalla classe, difficilmente potrà essere sostituito  dal web o dalle azioni della Dad (canale formativo delle scuole).

 

Vorrei proprio ricordare l'illustre professore Asor Rosa che, sulla base della sua lunga esperienza educativa, definisce la Classe come quel terreno da cui tutto si articola, su cui si formano i nostri ragazzi e interagiscono tra pari.

 

 Bisogna rendere il nostro sistema scolastico resiliente, capace di affrontare le sfide che la  sicurezza e il complesso apparato delle Tic, tecnologie dell’informazione e della comunicazione richiedono , perché dalla buona formazione ed educazione delle nuove generazioni dipende la crescita economica, sociale e culturale del Paese.