I tempi sono maturi, le regole per spostarsi ci sono, le vaccinazioni stanno andando avanti e, secondo Demoskopica, la Calabria è tra le dieci mete più ambite per i prossimi mesi: è ora di stringere quel patto sociale tra sindacati, associazioni datoriali e istituzioni che tante volte abbiamo chiesto.

La Fisascat Cisl Calabria va dritta al punto e ambisce a far partire con la giusta dose di carburante il turismo, uno dei settori che più ha pagato le conseguenze della pandemia. «Non possiamo permetterci passi falsi – afferma il segretario regionale Fortunato Lo Papa – bisogna approfittare del rilancio dell’economia legato alle riaperture e investire in modo cospicuo per fare turismo di qualità».

«Chiediamo di investire sulla digitalizzazione e sulle reti per favorire lo smart-action (le vacanze in smart working) ma anche di scommettere sulla formazione del personale e nella destagionalizzazione dell’offerta», afferma Lo Papa che avverte: «Guardare oltre il Covid, non significa perderlo di vista. Ricordo che non sono ancora partite le vaccinazioni nelle aziende. Questo non è accettabile dopo mesi di dibattiti e protocolli. Si tratta di passi importanti all’interno di una catena volta a ristabilire una quotidianità persa».

Il settore turistico, in particolare, è stato lasciato senza alcun tipo di indicazione o di sostegno da parte della Regione e del Governo in merito alle paventate vaccinazioni del comparto. «Su questo aspetto c’è un silenzio assordante – afferma il segretario - non si intravede un termine temporale entro il quale la questione potrebbe essere affrontata. Eppure, la consapevolezza che la vaccinazione di coloro che sono impegnati nel terziario, nei lidi, nei ristoranti e in tutto ciò che in estate attende di potere rinascere, sia fondamentale per potere ripartire, dovrebbe ormai essere penetrata nei livelli istituzionali che hanno poteri decisionali e gestionali».

La voragine economica aperta dal Covid ha lasciato per primi a casa i giovani e le donne, ecco perché secondo il cislino nella redazione di una road map economica e occupazionale bisognerà tenerne conto e puntare al loro reinserimento.


Ma il sindacalista guarda anche alle opportunità messe in campo dal governo come il Recovery Plan che prevede contributi per l’ammodernamento delle strutture al fine di renderle sostenibili e competitive dal punto di vista ambientale e dei consumi. «La Calabria può e deve ripartire, non mancano le risorse e le opportunità. Ma ognuno – conclude Lo Papa – deve fare la sua parte. Ecco perché rinnovo l’invito ad un imminente patto sociale».