I primi cittadini di Fiumefreddo, Belmonte e Amantea si uniscono ai 14 colleghi che hanno indirizzato una missiva al governatore Occhiuto, chiedendo rapidi interventi e denunciando una situazione già diventata insostenibile
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«I sindaci di Fiumefreddo, Belmonte e Amantea, “dimenticati” si uniscono agli altri colleghi del Tirreno cosentino nel chiedere interventi diretti della Regione per difesa della costa e dissesto idrogeologico». Inizia così una nota firmata dai tre primi cittadini, in riferimento alla missiva di 14 colleghi sindaci del Tirreno cosentino indirizzata al presidente della Calabria Roberto Occhiuto.
«Apprendiamo che i Colleghi sindaci di 14 Comuni del Tirreno cosentino hanno, in queste ore, indirizzato al Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, una richiesta di incontro urgente, alla presenza dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici, per sottoporre alla loro attenzione «le gravissime criticità relative all’annoso fenomeno dell’erosione costiera, divenuto, ormai, una vera e propria emergenza, impossibile da arginare con soli e sporadici interventi tampone». Una iniziativa lodevole che condividiamo appieno, essendo anche i nostri Comuni, come gli altri, fortemente coinvolti dai fenomeni ben evidenziati e, altresì, interessati da gravissimi danni, quali lungomari compromessi, impianti di pubblica illuminazione rasi al suolo, importanti conseguenze negative sulle condotte idriche, fognarie e quant’altro. Giusta, dunque, l’urgente richiesta di aiuto diretto della Regione Calabria, attraverso interventi di somma urgenza e sfruttamento di specifici finanziamenti, utili a realizzare le improcrastinabili opere di difesa dal gravissimo processo di erosione che, sulla nostra costa, va avanti da decenni».
«Sorprende, tuttavia, che gli stessi sindaci sottoscrittori della importante richiesta d’incontro non abbiano ritenuto di coinvolgere nell’iniziativa intrapresa alcuni importanti Comuni del basso Tirreno cosentino, che sono alle prese con analoghi problemi da decenni e combattono con fenomeni d’identica natura, acuiti da concomitanti dissesti idrogeologici che, proprio in questi giorni, hanno finito per procurare l’interruzione della SS 18 all’altezza dell’abitato di Coreca di Amantea, con disagi enormi per chi la percorre, provenendo sia da Nord che dal Sud del Paese, per ragioni di lavoro, di studio, di salute e quant’altro».
«Nella certezza che si tratti di una mera distrazione, sia pur singolare, i sindaci dei Comuni sotto descritti, intendono fare proprie le preoccupazioni e le ansie dei 14 Colleghi autori della richiesta in argomento, nella convinzione che l’unità degli amministratori dell’intero Tirreno cosentino sia certamente utile ed efficace per arrivare alla soluzione degli urgenti problemi esposti».
A firmare la missiva sono stati Fortunato Rosario Barone (sindaco di Fiumefreddo Bruzio), Roberto Veltri (sindaco di Belmonte Calabro) e Vincenzo Pellegrino (sindaco di Amantea).