Il commissario regionale del Carroccio in Calabria: «Se la mafia lo attacca e cerca di eliminarlo vuol dire che sta facendo bene e che sta colpendo nel segno»
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«Tutti i cittadini calabresi onesti domani devono essere presenti a Catanzaro per la manifestazione indetta a sostegno del procuratore Nicola Gratteri, per dimostrare che in Calabria vi sono tantissime persone per bene che vogliono contrastare e liberarsi dalle mafie. Un momento importante per non lasciare solo Nicola Gratteri e per far sentire la voce e la vicinanza di una Calabria che vorrebbe, veramente, che ci fossero 100, 1.000, 10.000 procuratori della sua levatura e del suo spessore morale». Lo afferma in una nota il commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno.
«Se la mafia lo attacca e cerca di eliminarlo - prosegue - vuol dire che sta facendo bene e che sta colpendo nel segno, contrariamente a coloro che cercano di delegittimarlo e che sono, sicuramente, espressione del malaffare e, sicuramente, solo dei ciarlatani. Oggi, se la regione comincia a respirare, quasi liberamente, è, sicuramente, merito del dottor Nicola Gratteri e della sua Procura che è stata organizzata perfettamente e che ha colpito e, speriamo, colpirà la criminalità e le lobby di potere che si annidano nella politica, nella imprenditoria, nelle stesse istituzioni e che cercano, in tutti i modi, di depredare le risorse calabresi. È sufficiente guardare le grandi opere o la sanità per rendersi conto di come ci vogliano in Calabria mille Nicola Gratteri e di come senza di lui appare ardua la battaglia contro la 'ndrangheta violenta e quella dei colletti bianchi.
«Se vogliamo una Calabria libera, dignitosa, autonoma, legale, sviluppata dobbiamo tutti combattere contro il malaffare, sostenere chi denuncia, e, in particolare, stare accanto a chi sta combattendo questa battaglia storica che ha rivalutato la possibile crescita, morale, economica e occupazionale della regione. La Lega è accanto a Nicola Gratteri - conclude Saccomanno - e chiede che possa autonomamente portare avanti le tanti inchieste che hanno e stanno bloccando pesantemente la crescita della Calabria per la evidente corruzione, collusione, incapacità e incompetenza esistente e che, naturalmente favoriscono il potere 'ndranghetistico-mafioso».