L’artista calabrese illustra il suo percorso artistico tra ricerca sonora, esplorazione interiore e incontro con ciò che gli sta intorno
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Performer, viaggiatore, autore di canzoni, libri e produzioni teatrali sulla figura del cantastorie. Le sonorità delle sue composizioni sono ispirate al panorama della World Music e vengono considerate “un affresco poetico e ammaliante dall'intenso potere arcaico”.
Biagio Accardi ha in attivo una discografia da solista, dalla quale trae le musiche per le esibizioni live. Negli ultimi anni è impegnato nel comprendere il potere “terapeutico” della musica. Fondatore dell'Eco Campo degli Enotri, una realtà che unisce ecologia, arte e spiritualità. Ideatore di "Viaggiolento": una passeggiata che svolge nel Parco del Pollino insieme alla sua asina Cometa.
«La verità è semplice, il mondo è complesso»
«È con questa premessa che nasce Syncretic Synthetic Raven, il nuovo progetto multidisciplinare ideato dall’artista cuneese Luca Giordana. Un’opera che fonde pittura e sperimentazione sonora, ponendo il corvo al centro di un viaggio tra mito, inconscio e ritualità.
Coinvolto nel progetto come musicista e performer, ho subito trovato ispirazione nella particolarità del corvo: la sua capacità di imitare la voce umana. Da qui è nata una composizione in cui il suono della voce si intreccia con la mandola, i sintetizzatori e gli effetti overdrive, creando un dialogo tra modernità e tradizione.
Questo brano completa un videoclip musicale che vede protagonista Valentina Fariello nei panni del suo personaggio La donna Corvo».
Arte e connessione con la natura
L’obiettivo è tornare alle origini. Ci sono artisti che rievocano il potere attraverso la musica e ogni arte. Ti ritrovi con questo modus operandi? Cosa ti ispira?
«Quando non sono in viaggio per concerti, passo il mio tempo in un posto appartato, circondato dalla natura e immerso nel verde; contemplo le piante, respiro la brezza del mare che ho sempre di fronte e mi concedo molto tempo per meditare.
Il terreno dove poggiano i miei piedi è cosparso di cristalli e fossili che hanno un’energia antica e con la loro presenza mi consentono di connettermi a qualcosa di atavico. Possiamo dire che mi “alimento con gli elementi” che mi circondano.
Sono questi gli ingredienti che contribuiscono alla realizzazione delle mie musiche, tutto concorre alla scrittura: l’osservare il movimento del sole dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, lo spuntare della luna da dietro le montagne, il roteare delle costellazioni attorno alla Stella Polare.
Infine quello che della Natura più mi affascina è osservare cosa gira intorno all’uomo, che considero innanzitutto un Essere Vibrante. Ed è già attraverso questa prospettiva che cambia la nostra relazione con gli altri».
Musica e tradizione calabrese
La tua musica rappresenta anche storie e culture della Calabria. "A nasci e a morì è na cantata" è un importante e sempre attuale lavoro discografico a cui hai partecipato. Un omaggio alla cultura tradizionale calabrese che ti porterà ad essere ospite di un festival importante che omaggerà Otello Profazio.
«"A nasci e a morì è na cantata" è un lavoro discografico pubblicato nel luglio del 2009. L'opera è stata realizzata insieme a Nando Brusco che suona i tamburi a cornice e ad Oreste Forestieri alla zampogna. Il titolo dell'opera è preso in prestito dell'omonimo spettacolo che in trio abbiamo portato sui palchi dei più importanti festival del folclore.
La ricerca verteva sulle musiche che, in un mondo rurale di un tempo, accompagnava le genti in tutte le vicissitudini più importanti della sua vita. Il disco è anche un omaggio ai poeti calabresi Michele De Marco, Pasquale Creazzo e Vittorio Butera. Sarà proprio grazie a questa ricerca sulle musiche, i canti e racconti delle nostre tradizioni che il 14 e 15 Giugno mi darà l'opportunità di salire sul palco del festival "Cuore Cantastorie" che si terrà a Catanzaro. Manifestazione che punterà i riflettori sulla figura dei cantastorie, ricordando anche il grande Otello Profazio».
"Fai che accada": il nuovo album
Altro tuo importante lavoro si intitolata “Fai che accada”, tra essenzialità e meditazione. Parlaci come nasce
"Fai che accada" è il mio ultimo lavoro discografico che si discosta dal lavoro di ricerca sulle tradizioni. Un disco dal carattere più introspettivo e sperimentale, che punta all’essenza e incita all’essenziale. Essenziali e di poche parole anche i testi, che regalano suggestioni più che concetti e hanno il principale obiettivo di nutrire la bellezza.
“Fai che accada” è il mio augurio affinché le cose avvengano prima nel proprio immaginario per poi materializzarsi nella realtà. Diciamo pure che questo disco è un inno all'Essere Divino che alberga in noi. L'album è da poco disponibile su tutti gli store.
Musica e sostenibilità
Le tue fonti di ispirazione sono da sempre legate alla connessione tra l’umanità e Madre Natura. Forse per questo hai portato la tua arte, non solo nei teatri, ma anche in luoghi che fanno parte di progetti di vita sostenibili.
«La tecnologia e la meccanica da sempre si sono ispirati alla natura, anche il primo uomo probabilmente imitava i suoni circostanti e questo sicuramente lo aiutava a connettersi ad essa in modo profondo. La musica è l'arte più misteriosa, ma anche quella più spontanea, atta a vibrare insieme a quello che ci circonda.
Per cui diventa importante l'ambiente dove esibirsi, oltre i club e teatri ho deciso di portare il mio spettacolo anche in luoghi di aggregazione comunitari che contemplano progetti di vita sostenibili, sia a livello ecologico, sociale, spirituale. Le iniziative così spontaneamente organizzate possano essere un momento di condivisione e riflessione per le tematiche che tratto».
Quali progetti futuri?
«Da metà marzo partirà il tour di primavera con lo spettacolo "RITÜALE", un viaggio alla scoperta delle “armonie dell'anima” che unisce antiche tradizioni con nuove esplorazioni musicali.
«Performance che si concentra sul potere vibrante del suono, compreso quello delle parole, attraverso versi poetici e dei canti originali. Mi esibirò in molte città del nord Italia, la Svizzera, il Belgio e Francia. In alcune date del tour sarò accompagnato dell'attrice Elisabetta Irrera, il poeta Ruini, e il danzatore iraniano Hadi Habibnejad. Consiglio di seguire le pagine dei social che saranno sempre aggiornate con le novità sul tour».