Un prodotto unico nel suo genere, apprezzato anche al di fuori della Calabria, da italiani e turisti stranieri, ogni momento dell’anno. 
Il tartufo gelato rappresenta la città di Pizzo da quando “Don Pippo de Maria”, famoso gelatiere che negli anni 50 aveva una gelateria nella piazza principale di Pizzo, creò quasi in maniera casuale quello che divenne poi una vera identità per l’intera città e regione.

Sono stato all’antica gelateria Belvedere in piazza, dove Mimmo, il titolare, con appena 50 anni di esperienza, mi accoglie e senza segreti mi racconta come si realizza il tartufo artigianale di Pizzo.  «Rispetto della materia prima di qualità, creare un ottimo gelato ed equilibrio giusto di sapori, tra grassi e zuccheri. Il tartufo di Pizzo è uno dei gelati più imitati in tutto il mondo, ma noi del Consorzio Gelatieri Artigiani di Pizzo, manteniamo fede alla ricetta del suo creatore, ovvero Don Pippo».

Mimmo ha vissuto praticamente sempre in gelateria insieme al papà, soprannominato “Il Gatto” perché saltava da un tavolo all’altro durante il servizio, con l’agilità di un felino. 


Ma come nasce allora un tartufo artigianale di Pizzo? Ecco da dove iniziò tutto e come si realizza.

Il 14 giugno 1953, Don Pippo De Maria era impegnato con un servizio di catering presso il Castello Murat ad un matrimonio. Visti i numerosi invitati, gli stampi per confezionare il gelato non bastavano, ma secondo voi il maestro è andato nel panico? Assolutamente no. 

Il colpo di genio e casualità, Don Pippo posizionò nell’incavo della mano una porzione di gelato alla nocciola, sovrapponendo una porzione di gelato al cioccolato, creò un buco al centro dove inserì del cioccolato fondente fuso, chiudette tutto con dell’altro gelato, creando la forma sferica, avvolgendo tutto in un foglio di carta alimentare da zucchero, mettendolo a raffreddare.

Il dolce ebbe un successo clamoroso, tutti iniziarono a parlare di questo gelato rivoluzionario è nacque il Tartufo di Pizzo, che richiama il classico tartufo di montagna, ma con una spolverata di cacao. 
Ma con abilità, fantasia e sapori equilibrati, il tartufo lo si può creare di tanti gusti, dal pistacchio, alla liquirizia fino all’ultimo creato in casa Belvedere, ovvero l’esotico.

Una sfera al mango che incontra la cioccolata fondente all’arancia e croccante al torrone sbriciolato. Probabilmente mancherà un altro ingrediente, ma ero troppo eccitato nell’assaggiare il nuovo “tartufo di Pizzo estate 2023” che sta già riscuotendo tanto successo. 
Un mix di sapori delicati e forti allo stesso tempo, cioccolato all’arancia che lascia un sapore lungo al palato e la dolcezza del mango che si unisce al croccante del torrone. È tutto un programma, dovete provarlo. 
Tanti di voi so che invece sono appassionati del classico tartufo nocciola e cioccolato, del resto nessuno lo batte dal 1953.
Evviva il Tartufo di Pizzo, il gelato che rappresenta la Calabria nel mondo.