VIDEO | In corso a Camigliatello fino alla prima settimana di novembre Autunno in Sila. Area food con musica dal vivo, intrattenimento e piatti che sono un'esplosione di gusto
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La Sagra del fungo a Camigliatello Silano, iniziata ufficialmente il 7 ottobre, continua con Autunno in Sila fino la prima settimana di novembre.
Un evento che oltre ad invitare i numerosi turisti e calabresi, alla scoperta della Sila, celebra ovviamente il “Re del Bosco” ovvero il fungo porcino della Sila.
Appassionati e curiosi prendono di mira gli stand dei “fungiari” per acquistare, oltre il porcino, le altre varietà di funghi che la Sila offre. Inoltre musica, intrattenimento, mostre e lo street food, riempiono il corso di Camigliatello Silano.
Naturalmente io sarò qui a raccontarvi i migliori “piatti da street food” che ho provato a base di funghi.
L’area food è davvero ben organizzata, con musica dal vivo a intrattenere le persone, molti posti a sedere con tavolate uniche, insomma si respira un bell’ambiente di condivisione e convivialità.
Io mi fiondo sul panino “da fiera” di Forzuto, che ci tiene a farmi assaggiare il suo cavallo di battaglia, un panino con pancetta arrostita, caciocavallo grigliato, peperoncino piccante e funghi rositi, al prezzo di 7€. Posso confermare che qualità prezzo non lo batte nessuno, davvero un bel panino da street food soprattutto buono.
Continuo il tour assaggiando degli scialatielli ai funghi porcini dall’aspetto molto invitante come il profumo anche, al costo di 8€. Sapore decisamente buono, un bel piatto, peccato però che la pasta sia servita leggermente fredda, ma credo che sarà stata una svista poiché c’era davvero tanta gente allo stand.
Il mio occhio cade però sui fritti e anziché scegliere la classica polpetta, assaggio un piatto di patate 'mpacchiuse con funghi porcini, prezzo 7€ che li vale tutti. Sarà che la patata della Sila sia già sinonimo di garanzia, ma tra cottura, sapore, croccantezza e bontà del fungo porcino, questo piatto mi ha letteralmente conquistato.
Inizio a sentirmi sazio ma prima di passare al caffè decido di “sgrassare” con il culluriello silano, diverso dal cuddruriaddru cosentino dove nell’impasto è prevista la patata, assente invece nel primo. Ho assaggiato un culluriello che mi proietta già verso Natale, lasciandomi le dita unte, proprio da vero eroe di street food.
Anche questa è la CalabriaVisione silana!