VIDEO | Oltre 40 cantine regionali e più di 10mila visitatori nella suggestiva location di Villa Vecchia. Non solo nettare degli dei, protagoniste dell'evento anche eccellenze calabresi come la 'nduja e la stroncatura
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Il nettare degli Dei protagonista a Cosenza al Cosenza Wine District, tenutosi venerdì 30 giugno. Un evento che ha permesso ad amanti del vino, amatori, consumatori e produttori, di incontrarsi e confrontarsi. Oltre 40 cantine regionali presenti alla manifestazione e più di 10mila visitatori, grazie anche ai concerti e performance teatrali.
Da cosentino posso dire che è stato emozionante vedere una location come la Villa Vecchia, nel centro storico, ricca di colori, profumi, emozioni e persone. Non sono venuto a questo evento per giudicare vini o cantine, ma raccontarvi i migliori abbinamenti tra cibo e vino che abbiamo fatto.
Volutamente ho scartato alcuni classici degli eventi, come i cuddruriaddri tipici di Cosenza, le pizze a portafoglio ed i panini con la salsiccia, per carità tutto molto buono ma volevo provare qualcosa di particolare.
Il mio occhio cade sulla scritta “Ndujed Pork” ovvero il classico Pulled pork, la spalla di maiale cotta a bassa temperatura, ma alla nduja, quindi con quel leggero retrogusto di piccante e note di grasso che legano benissimo. Il tutto realizzato in un panino con insalata e maionese alla Nduja, mica male, iniziamo proprio bene.
A questo punto posso godermi un ottimo vino bianco della cantina Statti di Lamezia Terme, molto buono.
Il tour continua con la maestria della chef del Pastificio Gioia, che realizza nel pentolone una delle ricette più antiche della Calabria, la stroncatura. Uno spettacolo per gli occhi e per il palato, nonostante sia un primo piatto che non tutti i calabresi conoscono. Io lo adoro.
Dopo il primo piatto posso godermi un ottimo rosso della cantina Giraldi&Giraldi di Rende, grandi professionisti e ottimi prodotti senza mai deludere.
Noto lo stand dell’azienda Callipo, ma non per il fantomatico tonno, bensì per la linea di taralli. Taralli classici, integrali, alla cipolla rossa di Tropea ed al peperoncino. Sono molto colpito dal packaging estroso, tra innovativo e classico, con molti elementi che portano alla genuinità della campagna e dell’agricoltura.
Provo i taralli alla cipolla, semplicemente fantastici. Nonostante la presenza della cipolla, non copre per niente i sapori del l’impasto del tarallo. Come anche la prova del tarallo classico fa capire che Callipo ha saputo creare un prodotto di qualità e non tanto per allargare l’offerte nei suoi store.
Concludo il mio tour al Cosenza Wine District bevendo un magnifico Zabiq della cantina Petrania. Un vino bianco secco, fruttato di zibibbo 100%, un vino per veri intenditori, per gli amanti di settore perché va capito, una realtà completamente diversa dalle altre.
Un vino arrivato fino a Cuba, perché la cantina Petrania sta ricevendo successi e consensi in tutta Italia. Questa è la Calabria che ci piace.
Complimenti al Cosenza Wine District, agli organizzatori e tutti coloro che hanno partecipato rendendo grande il centro storico di Cosenza in questa giornata.