I carri allegorici e i gruppi in maschera, che hanno sfilato ieri pomeriggio lungo le principali vie di Vibo Marina, hanno voluto mettere in evidenza, principalmente, la connotazione marinara della cittadina, con la riscoperta di una festa i cui componenti principali sono stati: spontaneità, fantasia, genuinità, inventiva, allegria e autentica partecipazione. Le varie manifestazioni, svoltesi nello splendido scenario naturale del lungomare e del porto, sono state realizzate grazie all’impegno e alla dedizione profusi dalle associazioni che, con il loro sinergico lavoro, hanno reso possibile la rinascita del Carnevale che negli anni Ottanta riusciva ad attirare migliaia di persone e che quest’anno vuole riprendersi la palma di più bel Carnevale della provincia vibonese.

Due mesi e mezzo di intenso lavoro portato avanti da una squadra di volontari pieni di entusiasmo: Nicola La Terza, Domenico Lo Schiavo, Giuseppe Alviano, Giovanni Chiarella, Roberto e Pio Amoroso, Emanuela Minasi, mentre il team di Porto Salvo è composto da Ilenia Iannello, Michele Russo, Pietro Tripodi. Al termine della prima delle tre giornate in programma, le associazioni - Vibo Marina C’è, Micky Mouse, Marea, Stella Polare, oltre alla Pro Loco, all’Isc Amerigo Vespucci, al comitato Insieme per Porto Salvo, alla scuola per l’infanzia La Coccinella e alla parrocchia Maria SS del Rosario di Pompei, guidata da mons. Enzo Varone che con la sua guida saggia e discreta si è rivelato come il vero mentore di questa manifestazione - hanno espresso viva soddisfazione per l’ottima riuscita di tutti gli eventi in programma che, oltre ai carri allegorici, ha registrato la partecipazione dei sempre graditi giganti Mata e Grifone nonché l’esibizione del Circo Ramingo e lo spettacolo di Magiche Bolle, che hanno calamitato l’attenzione particolarmente dei più piccoli. Subito dopo si è svolta la premiazione dei carri allegorici e dei gruppi in maschera.

Tutti i carri hanno ricevuto una targa e un attestato di partecipazione. Ha vinto un premio della critica, dedicato alla maestra Teti, l’artista e maestro cartapestaio Nicola Laterza per il carro “Mare…d’amare”, che aveva come tema la riscoperta delle tradizioni marinare. Il carro dei “Flinstone”, allestito dalla squadra di Porto Salvo, ha invece veicolato un forte messaggio allegorico: back to the stone age (indietro, all’"Età della pietra: senza scuole, senza strade, senza acqua e quasi senza ospedale", recitava il cartellone affisso sul carro). 
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