Un borgo nato sui colli della costa jonica calabrese per difendersi dagli attacchi dei Saraceni è diventato negli anni una piccola perla da scoprire per le sue bellezze nascoste
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Un piccolo paese posto in alto rispetto al mare dove potersi rifugiare dagli attacchi dei Saraceni. Santa Caterina allo Ionio, in provincia di Catanzaro, nasce intorno all’anno 1000 per scongiurare l’arrivo dei nemici, e nonostante le sue cinte murarie non siano più visibili, se ne può ammirare ancora la bellezza storica e architettonica percorrendo le vie che si snodano tra una casa e un’altra, che lasciano il passaggio alla presenza di alcune chiese.
Tra le più importanti ritroviamo la Chiesa Matrice, o di Santa Maria Assunta, risalente al XVII secolo e ricostruita dopo un terribile incendio avvenuto nel 1983. Ad accogliervi al suo interno troverete imponenti colonne bianche tra le tre navate presenti, in cui si trovano alcune statue, come quella di San Francesco da Paola e del Cristo.
Proseguendo per le strade strette che si arrampicano cedendosi il passo l’un l’altra, incontriamo la Chiesa del Rosario, inizialmente dedicata a San Domenico, ora invece dedicata alla Vergine del Rosario, raffigurata nella statua situata sull’altare.
Ultima tappa della nostra visita è la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, eretta nel XIII secolo dopo che la santa scacciò i Saraceni dal paese, nello stesso punto in cui apparve. Nella mano della statua della Santa Patrona, la spada e la palma, simbolo del suo martirio. Ampia e luminosa, la chiesa vi accoglierà con la bellezza dei numerosi affreschi che arricchiscono le pareti e gli alti soffitti.
Guarda il reportage di Mattia Renda dal centro jonico.