C'è anche l'opera dell'artista calabrese Claudio Chiaravalloti tra quelle selezionate dal Best Street Art Awards, lo sguardo di una ragazza sulla parete di un palazzo di San Pietro Magisano
Tutti gli articoli di Destinazioni
PHOTO
Cento murales selezionati tra bellissime e particolari opere di street art, in 92 città di 30 paesi del mondo, e uno di questi è in Calabria. La competizione Best Street Art Awards, il cui scopo è quello di eleggere il miglior murale dell’anno, nella sua selezione dal nord al sud del mondo ha incluso nella sua ultima edizione sette opere italiane. Di queste sette una è calabrese e si trova a San Pietro, frazione di Magisano, situato sul versante della Sila Piccola nei pressi della collina sovrastante la vallata del Simeri, in provincia di Catanzaro.
Luce a San Pietro, l’opera muraria tra le cento più belle al mondo
Non è necessario andare lontano per incontrare la bellezza e rimanere stupiti da un’opera d’arte. Da qualche mese a questa parte, per noi calabresi, oltre alle bellezze naturali e al patrimonio storico culturale, si affianca un’ulteriore straordinaria opera, definita dal concorso che ogni anno premia le più belle, tra quelle in grado di cambiare la visione delle aree urbane con un’impronta artistica particolare. Uno tra i cento selezionati si trova infatti proprio nella nostra regione, a San Pietro Magisano, piccola frazione della provincia catanzarese. La nota competizione rappresenta una importante opportunità a sostegno dell'arte urbana, quest’ultima capace di rendere spazi pubblici vuoti e grigi pieni di colore e bellezza.
Da qualche anno, grazie anche al festival Luce a San Pietro, il paesino dove abitano 350 persone ha ripreso nuova vita dal punto di vista urbano, cambiando il proprio volto. Ciò grazie ai vari murales ed installazioni che ad ogni edizione, quest’anno la quarta, vengono realizzati da artisti e artiste provenienti da tutto il mondo, che armati di spray e creatività danno vita a imponenti opere che arricchiscono il centro storico. Tra questi si trova “Luce a San Pietro”, murale realizzato dall'artista catanzarese Claudio Chiaravalloti durante la rassegna dedicata alla street art che si svolge ogni anno tra la fine di agosto e gli inizi di settembre.
Claudio Chiaravalloti e il suo murale a San Pietro
L’artista calabrese, classe ’87, ha iniziato la sua carriera nel 2001, e da lì non si è più fermato. Dopo aver approfondito le tecniche dei graffiti, ed essere entrato a far parte della OCZB, crew hip hop di Catanzaro, nel 2015 ha preso parte come comparsa graffito nel pluripremiato film “Lo chiamavano Jeeg Robot” con Claudio Santamaria. Episodio che ha dato ulteriore spinta al suo percorso professionale permettendogli di arrivare, nel 2018, a creare la scenografia per la settimana della moda di Milano, in San Babila per Hyper-room. Protagonista dell'opera di Chiaravalloti è una bambina che rivolge il suo sguardo verso il sole, il quale le illumina i capelli e il viso. Un messaggio di positività e ottimismo da parte dell’artista, che con la sua opera “Luce a San Pietro”, lasciata tra le vie della piccola frazione durante la rassegna dedicata alla street art, invita ognuno di noi a trovare la propria luce interiore, sapendo così interpretare a pieno lo spirito del progetto. L’artista, oltre ad essere titolare dal 2019 di Blokko Creativo, che si occupa di graffiti design e di stampa, nell’anno dopo ha vinto il contest nazionale “StreetArtChallenge e – distribuzione” dipingendo su una cabina Enel il volto del Generale Dalla Chiesa, nel comune di Girifalco.