Non c'è paesaggio che regga più di un secondo. La natura non concede repliche fedeli a sé stesse. Neppure per un istante tutto resta com'è. C'è sempre qualcosa che si sposta, cambia, si accende o sbiadisce. I colori del cielo, i movimenti del mare, la traiettoria delle rondini non ripropongono rispettivamente le stesse tonalità, la stessa altezza delle onde, le stesse migrazioni. Il tempo non riesce a cristallizzare il panorama, ad irrigidire lo scenario dell'attimo prima. Una nuvola tenuta sott'occhio è d'un tratto già più in là, la barca di ritorno appare ormai più vicina al molo, il vento sulla faccia è divenuta in un battito di ciglia faccenda e disturbo per qualcun altro. Eppure, anche indossando un abito differente, la natura è capace di mantenere costante l'intensità della sua bellezza. Per questo vale la pena tornare ai piedi di un albero, di un castello, di una montagna. Per scoprire cosa è cambiato, per misurare lo scarto, la discontinuità, il resto che ha fatto seguito.

Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, è una delle località calabresi maggiormente capaci di stupire. Gode di un fascino mutevole, la sua espressione è dinamica. Colori diversi tingono le sue spiagge, facce nuove animano le sue frazioni, scorci ambientali variegati caratterizzano il territorio. Ogni volta differente, eppure sempre bella. Il comune vanta un promontorio con 34 chilometri di costa lungo i quali si alternano spiagge dalla sabbia rossa, scogliere che affiancano le acque limpide dello Ionio, suggestive calette. Tra le località turistiche che ricadono territorialmente nel comune di Isola Capo Rizzuto possiamo annoverare Le Castella, Capo Rizzuto, Capo Bianco, Capo Piccolo, Le Cannella, Sovereto, Marinella, Curmo e Praialonga. Secondo alcune fonti, il nome "Isola" deriverebbe dalla volgarizzazione del latino "Asyla", ossia luogo sicuro. Fu questo il nome dato alla città quando, per difendersi dagli assalti dei turchi, gli abitanti si trasferirono verso le zone interne. Il nome "Isola" compare per la prima volta nel 900 d.C. circa in antichi documenti. Altre fonti sostengono che l'appellativo deriverebbe invece da "Insule", ovvero particolari costruzioni rurali un tempo presenti nelle vicine campagne.

Uno dei simboli per eccellenza della Calabria è rappresentato dal Castello Aragonese di Le Castella, frazione di Isola Capo Rizzuto. Forte della sua imponenza e della sua storia, la struttura si presenta sopra un caratteristico isolotto a cui è possibile accedere attraversando uno stretto passaggio che taglia il mare in due e conduce alla maestosa fortezza risalente al XV secolo, utilizzata in passato come ricovero per i soldati occupati a difendere le coste dagli invasori. Grazie ad una serie di scavi archeologici effettuati negli anni, è stato possibile notare una sovrapposizione di varie fasi edilizie e quindi il passaggio di varie epoche, ad esempio quelle normanna, sveva, bizantina, angioina e aragonese. Tra le spiagge sabbiose e le costiere che impreziosiscono il territorio sono presenti tuttora resti archeologici greco-romani.

Eretta nel XVI secolo, la "Torre Vecchia" del piccolo centro urbano di Capo Rizzuto, altra frazione del comune isolano, è una torre cilindrica impiegata per facilitare il controllo della costa contro le invasioni barbariche ad opera dei Turchi. Nei paraggi è situato inoltre il Santuario della Madonna Greca, Protettrice di Isola Capo Rizzuto. L'edificio di culto è di recente costruzione e ha una superficie di 800 metri quadrati. Secondo la tradizione, l'effigie della Madonna Greca è approdata miracolosamente dall'Oriente alle coste di Capo Rizzuto. A notarla fu un pastore intento a condurre il proprio gregge al pascolo.

Situata all'interno dell'Area Marina protetta di Capo Rizzuto istituita nel 1991, un'altra spiaggia molto amata è quella di Le Cannella. La natura incontaminata, l'aspetto costiero selvaggio, le rocce che si alternano alla sabbia di colore rosso e le limpide acque dentro cui tuffarsi rendono particolarmente suggestiva la zona. Da non perdere poi è la spiaggia dei Gigli, così chiamata per la crescita spontanea di gigli bianchi in mezzo alle dune di sabbia. E ancora, la spiaggia della Marinella, di Curmo, di Seleno, di Capo Piccolo, Praialonga, la spiaggia Grande e quella di Cavallucci.

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Isola Capo Rizzuto, insignita anche quest'anno del prestigioso riconoscimento di Bandiera Blu, custodisce un patrimonio storico, artistico e naturalistico che contribuisce a fare della Calabria una terra da cui è difficile andar via e, di riflesso, in cui spunta immediatamente la voglia di farvi ritorno per rincorrere ancora una volta la meraviglia e lo stupore. Anche se, a dirla tutta, la ricerca della bellezza in Calabria è una partita che finisce presto: basta semplicemente aprire gli occhi, guardarsi intorno e il gioco termina da vincitori.