La Calabria è un susseguirsi di paesaggi paradisiaci ma osservare l'orizzonte da alcune terrazze e balconate al calar del sole può diventare un'esperienza magica. Alcuni tra i posti più belli
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Con i suoi 800 km di costa, fra spiagge bianche e fini, scogliere che precipitano a picco nel mare azzurro e cristallino, e un verde rigoglioso a fare da fondale, la Calabria è un susseguirsi di paesaggi paradisiaci, dove l’orizzonte si espande e un’esplosione di colori si intreccia nel cielo.
Strapiombi, terrazze e balconate si prestano a diventare lo scenario ideale dove scattare foto e condividere attimi indimenticabili, di cui certo, tra i momenti più gettonati della giornata, l’ora del tramonto resta per i calabresi l’appuntamento per eccellenza. Quante volte vi è capitato di fermare l’auto per godere del sole che sprofonda lì dove si toccano cielo e mare? Un rito solenne, in cui il tempo si ferma e l’attenzione di ogni calabrese è orientata verso il mare. Di punti panoramici, tra spiagge, colline e lungomari, è ricoperta l’intera regione, eppure esistono dei luoghi, celebri per la loro posizione a strapiombo, in grado di radunare ogni sera turisti, residenti, nostalgici e innamorati. Fra questi, sono l’emblema di un ricordo all’imbrunire memorabile il Belvedere del Faro a Capo Vaticano (Vibo Valentia), le balconate di Monte Sant’Elia a Palmi (Reggio Calabria) e Largo Torretta a Fiumefreddo Bruzio (Cosenza).
Il sole nello Stromboli: la vista dal Belvedere del Faro a Capo Vaticano
Dopo una giornata al mare nella meravigliosa spiaggia di Grotticelle, è usanza, prima di fare ritorno a casa o in hotel, fermarsi nel punto panoramico del Belvedere del Faro a Capo Vaticano all’ora del tramonto, per godere di un paesaggio da cartolina su uno degli scorci più famosi dellaCosta degli Dei.
Questo luogo, che raccoglie tutto l’anno miriade di turisti pronti a immortalare il panorama, si trova in una via in discesa al termine della strada comunale, seguendo le indicazioni “faro/belvedere”. Di fronte, la zona militare che custodisce il Faro, una torre cilindrica datata 1870, ancora funzionante, posta su una roccia a strapiombo alta oltre 100 metri, che divide i due golfi, a Sud quello di Gioia Tauro e a Est quello di S Eufemia.
Dalla balconata, corredata di alberi, panchine e tipiche piante di fichi d’india ,lo sguardo spazia in una panoramica che, partendo da sinistra, si apre ad alte colline verdi sulla costa frastagliata, dove si possono ammirare le spiagge di Grotticelle, il costone roccioso che delimita Praia di Focu e la piccola Baia di S. Maria, fino a disperdere la vista nell’infinito del mare. Ed è qui, rimirando sulla destra, in un tripudio di sfumature tra l’arancio e il rossastro, che i visitatori attendono, trattenendo il fiato, il calar del sole su sua maestà il vulcano: lo Stromboli. Si tratta di uno dei paesaggi più belli e pubblicizzati della nostra regione e che, nelle giornate più limpide e favorevoli, regala anche la vista delleIsole Eolie e della punta dellaSicilia. Da non perdere, al saluto del tramonto, è la sosta al bar nei pressi della balconata, dove gustare un gelato o un aperitivo, coccolati dai primi colori della sera in un contesto davvero niente male (foto in basso Lorenzo Maltese).
Mai così tanti scorci visti insieme da Monte Sant’Elia a Palmi
Arrivando a Palmi, sulla cima del Monte Sant’Elia, è possibile ammirare e immortalare uno dei tramonti più emozionanti della Costa Viola e apprezzare l’immensità della natura in tutta la sua bellezza. Questo luogo, dotato di diverse balconate, in cui si erge anche il monumento delle famose Tre Croci, è raggiungibile dalla strada statale che da Palmi porta a Reggio Calabria e rappresenta l’ultima parte montuosa della catena Appenninica dell’Aspromonte.
La storia del monte è strettamente collegata a quella di Sant'Elia da Enna, per cui si narra che nel 902, l’eremita ne fu estasiato e vi decise di stabilirsi per costruirvi un monastero. Con i suoi 582 metri sul livello del mare, questo monte sovrasta la città, regalando un panorama davvero singolare, l’unico al mondo in cui è possibile scorgere così tanti scorci contemporaneamente: lo Stretto di Messina, nel punto in cui le sponde siciliane sono più vicine a quelle calabresi ei due piloni del vecchio elettrodo che univano l’isola al Continente; il Golfo di Gioia Tauro; i due mari, Ionio e Tirreno; i laghi di Ganzirri e il fiume Petrace; le due catene montuose, le Peloritane e l’Aspromonte, nonché i tre capi, il Peloro, Milazzo e Capo Vaticano. Infine,nelle giornate più limpide, è la volta dei tramonti mozzafiato, con la vista deidue vulcani attivi, lo Stromboli e l’Etna sul fondale. Davanti a tale indescrivibile visione, nel 1812 il viaggiatore Astolphe De Custen scrisse: “come non esser certi dell’esistenza di Dio quando dall’alto delle coste di Palmi si vede tramontare il sole nel mare di Sicilia?”
Attorno alla zona sono presenti dei sentieri per raggiungere i diversi punti panoramici e un bosco attrezzato di area picnic, dove fermarsi a mangiare per trascorrere una piacevole giornata (foto in basso Enzo Pezzimenti).
Il borgo medievale affacciato sul mare: il paesaggio da Largo Torretta a Fiumefreddo Bruzio
Spostandoci nel basso cosentino, Fiumefreddo Bruzio è senza dubbio una delle più antiche cittadine del litorale Tirrenico affacciate sul mare, da cui godere di un tramonto eccezionale coccolati dall’atmosfera di uno scorcio avvolto nella storia medievale. Con i suoi 220 metri di altezza sul livello del mare, il paese è arroccato sul promontorio rocciosodel Monte Cucuzzo, la vetta più alta dell’Appennino Paolano, e custodisceun centro storico di ineguagliabile bellezza, tra vicoletti secolari, piazzette, antiche chiesette e un meraviglioso castello. A coronare la visita del borgo, è il suggestivo panorama da Largo Torretta, un affaccio a 360° da cui ammirare la vista sul paese a picco sul mare.
Questo spiazzo, insieme a Largo Rupe e alla Piazzetta Santa Domenica, fu concepito come luogo di avvistamento e di difesa dagli attacchi pirateschi, distinguendosi dagli altri dueper la presenza dei cosiddetti “distrattori”(elementi architettonici posti sul parapetto, costruiti per essere, strategicamente, scambiati per delle sagome umane, ovvero delle sentinelle). Oggi, la piazza ospita l'attuale Palazzo del Municipio, la Torretta con l'orologio, da cui lo spazio prende il nome, e l’opera dell'artista Salvatore Fiume, “La ragazza del surf”.
Da qui, la vista, che si estende fino allo Stromboli nelle giornate più serene, domina sul paese in una pace assoluta e una sensazione di piacevole benessere, regalando scatti unici da immortalareall’ora del tramonto, nonché momenti romantici da vivere in dolce compagnia.L’orario si presta anche per godere di un piacevole aperitivo seduti ai tavoli dei locali presenti nello spiazzo, in una condizione di beatitudine infinita cullata dai colori rossastri dell’imbrunire sul mare.