Ha emozionato il pubblico e fatto scoprire posti e storie di una Calabria dimenticata. È stato un successo  “I Guardiani della Memoria”, il format di LaC Tv, prodotto da Diemmecom, realizzato con la regia di Federico Errico, curato dalla giornalista di LaC News24, Francesca Lagatta, in collaborazione con l’associazione culturale “Mistery Hunters”. 

Il progetto

“Mistery Hunters” è un’associazione senza scopo di lucro che ha sede a Cosenza e dal 2012 si occupa di attività culturali e sociali, riguardanti principalmente la storia e l’archeologia, le tradizioni popolari e l’antropologia. Il suo presidente è Giuseppe Oliva, il vicepresidente è Gianluca Santaniello, mentre il segretario è Alfonso Morelli. Tutto ha avuto inizio grazie a una loro idea. Nel 2023 l’associazione calabrese ha partecipato al concorso “RiGenerazione Futuro – i tuoi progetti per il territorio”, promosso da Associazione Civita e realizzato con il sostegno di Ferrovie dello Stato Italiane, in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding e social innovation Produzioni dal Basso, ed è risultata tra le sei vincitrici proprio con il progetto “Guardiani della Memoria: Storie silenziose di una Calabria dimenticata”. L’obiettivo era quello di realizzare documentari che preservassero la memoria e stimolassero la conoscenza del patrimonio nascosto e poco noto. Così, il loro ambizioso progetto si è unito alla nostra voglia di raccontare ogni sfaccettatura di questa terra. Il lungo viaggio nei luoghi più nascosti è stato organizzato da Alfonso Morelli e si è avvalso della presenza fissa del presidente Giuseppe Oliva e di Ines Ferrante, presidente di “Mystica Calabria”.

Morano e Castrovillari

Il viaggio della prima puntata si snoda tra Morano Calabro e Castrovillari. Qui abbiamo conosciuto il culto di San Bernardino da Siena, i presunti miracoli e l’antica leggenda legati al santo, mentre a Castrovillari i “Guardiani della Memoria” hanno fatto tappa nei pressi della “Fontana dei Cavalieri” e nella chiesa di Santa Croce, per mostrarci simboli e tracce che testimoniano il passaggio dei cavalieri templari in città. In ultimo, il presidente Giuseppe Oliva, ci ha accompagnato nella zona della Giudeca ebraica alla scoperta Palazzo Salituri, che, anticamente, sarebbe stato la sede di una setta eretica (QUI LA PUNTATA).

Casabona 

La seconda puntata ci ha portato a Casabona, piccolo borgo della provincia di Crotone, per scoprire le meraviglie della Chiesa San Nicola Vescovo e la figura di Fra’ Bonaventura Barbieri, il “padre scalzo” che salvò la città di Cosenza dalla peste nel 1657. Poi siamo andati alla scoperta di Valle Cupa e del villaggio rupestre, un luogo intriso di storia e mistero, e del geosito dei diapiri salini di località Zinga, il più grande d’Europa per estensione e dimensione, protetto dal geologo Mario Cimieri. In ultimo, siamo entrati nella villa di Giuseppe Tallarico, medico antifascista che sfidò il Duce e salvò numerosi ebrei dall’Olocausto (QUI LA PUNTATA).

Nelle bellezze di Zungri 

La terza puntata ci ha condotto a Zungri, paesino della provincia di Vibo Valentia, alla scoperta delle grotte e dell’insediamento rupestre interamente scavato nella roccia, gestito dalla direttrice Maria Caterina Pietropaolo. La storia di questo sito è ancora oggi avvolta nel più fitto mistero. Infine, lo storico e archeologo Dario Godano ci ha portato nel “paese fantasma” di Papaglionti e ci ha fatto immergere nella grotta ipogea di Trisulina, così chiamata perché, secondo un’antica leggenda, lì avrebbe vissuto una fanciulla di altezza straordinaria (QUI LA PUNTATA).

La riserva naturale del Vergari

La quarta puntata ci ha portato, invece, a Mesoraca, centro del Crotonese, alla scoperta delle meraviglie della Riserva naturale regionale del Vergari e della misteriosa abbazia di Sant'Angelo de Frigillo. Poi siamo entrati nel convento del SS. Ecce Homo, situato sul monte Giove, dove il rettore, padre Francesco Bramuglia, ci ha raccontato una storia davvero particolare (QUI LA PUNTATA).

Il fascino di San Demetrio Corone

La quinta e ultima puntata de “I guardiani della memoria” ci ha condotto a San Demetrio Corone, borgo del Cosentino. Qui, abbiamo scoperto misteri e simboli della chiesa di Sant’Adriano e Santa Natalia, fondata secondo nel 955 Dopo Cristo da San Nilo Da Rossano. E, per finire, siamo entrati nell’archivio del più antico collegio della Calabria, quello di Sant’Adriano, alla scoperta dell’affascinante storia di San Demetrio Corone e della cultura arbëreshë (QUI LA PUNTATA).