Esplorare i luoghi in cui sono vissuti i grandi autori, può essere un'esperienza affascinante, che permette di immergersi nei contesti che hanno ispirato le loro opere. 

Ogni residenza è una finestra su un mondo letterario unico, pronto per essere esplorato. Tra i luoghi letterari della Calabria è il paese di Brancaleone in provincia di Reggio Calabria a lasciare il segno. È proprio qui che Cesare Pavese, uno degli autori più influenti della letteratura italiana del Novecento venne condannato al confino. Accusato di antifascismo per essere sospettato di frequentare il gruppo di intellettuali di Leone Ginzburg, fu mandato perciò in questo paesino calabrese tra l'agosto del 1935 e la primavera del 1936.

Da qui Pavese invia settantotto lettere, indirizzate prevalentemente alla sorella Maria. Si tratta di confessioni in cui lo scrittore manifesta preoccupazione, solitudine, interessi e in cui racconta in maniera intensa e sincera, la sua permanenza a Brancaleone. Pavese arrivò in paese il 4 agosto del 1935 e qualcuno tra i più anziani del paese ricorda ancora il suo arrivo.

Tra quelle mura, a quella scrivania, compose il capolavoro dal titolo "Il mestiere di vivere" diario che va dal 1935 al 1950 e raccoglie le riflessioni dell’autore fino a pochi giorni prima della sua morte. Ubicato lungo il Corso Principale di Brancaleone, l’edificio è stato acquistato nel 2001 e ristrutturato grazie all’intervento del l’Avv. Tonino Tringali.

La stanza di Pavese è ancora intatta e rappresenta a tutti gli effetti una casa-museo allestita per la fruizione turistica. Visitandola si avverte la presenza suggestiva dello scrittore, quasi che il letto, la scrivania, i libri che gli venivano inviati dalla sorella e la lampada a carburo siano rimasti in attesa delle sue pagine. La Pro-Loco di Brancaleone effettua visite guidate di gruppo su prenotazione, proponendo un percorso storico culturale che comprende anche itinerari dedicati alla vita di Cesare Pavese.