Badolato ha deciso di ripartire. E lo ha fatto cominciando da sé stessa. Dalla sua storia secolare, dalla sua bellezza, dal suo singolare modo di stare al mondo.
Il borgo, situato nella provincia di Catanzaro, è uno degli esempi più autorevoli di come una piccola comunità fortemente segnata dallo spopolamento e dall'abbandono possa ritrovare slancio e vitalità, inaugurando un innovativo percorso di internazionalizzazione.

Sono passati diversi anni da quando, provocatoriamente, un articolo di giornale dal titolo "Badolato paese in vendita" scritto dal bibliotecario dell'epoca Mimmo Lanciano, attirò sul borgo l'attenzione del mondo. Televisioni, radio e carta stampata diedero spazio ad una realtà calabrese fatta di case vuote, di silenzi e di un futuro che sembrava incapace di agganciarsi al presente.

Fu così che iniziarono ad arrivare, incuriositi, i primi turisti dalla Svizzera e, anno dopo anno, grazie ad un'intensa attività di promozione territoriale all'estero, la storia per Badolato prese convintamente una strada alternativa a quella che fino a poco tempo prima sembrava l'unica tracciata. Arrivarono quindi nuovi abitanti. Uomini e donne di diverse nazionalità decisero infatti di stabilirsi, per tutto l'anno o per lunghi periodi, nel piccolo comune della provincia di Catanzaro.

Quell'angolo di Calabria baciato dal sole e dall'aria pulita, dove è possibile mangiare bene e vivere a passo lento, vide d'un tratto riaccendersi le lampadine delle abitazioni tenute chiuse per troppo tempo. Negli anni divenne un vero crocevia di culture, una realtà in cui le voci che si alzano dai vicoli appartengono a molteplici lingue. Stati Uniti, Svezia, Regno Unito ed Olanda sono solo alcuni degli stati di provenienza dei cittadini e delle famiglie che hanno voluto raggiungere Badolato.

«Le persone qui sono meravigliose, accoglienti, gentili, aperte» dice Nick, nato negli Usa e trasferitosi a Badolato quindici anni fa. Therese invece sostiene di essere innamorata della comunità badolatese da cinque anni. Ed osservando gli occhi e l'entusiasmo della gente che oggi vive e fatica a distaccarsi dal centro storico situato a 240 metri sul livello del mare c'è da crederci. A pochi chilometri dalla costa ionica, il borgo medievale sorge tra i torrenti Gallipari e Ponzo, adagiato su una collina. La sua suggestiva posizione, i caratteristici vicoli che si intrecciano tra loro, le numerose chiese e la serenità che il borgo trasmette danno modo ai visitatori di entrare in contatto con le particolari bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali custodite nella rinata Badolato.

Quella che da più di vent'anni va avanti con successo è una forma di turismo esperienziale. Un'operazione condotta attraverso iniziative ed opportunità di incontro che scavalcano il confine temporale della stagione estiva. È un turismo che per dodici mesi tiene assieme religioni, storie e culture differenti, guardando ogni giorno al di là dell'orizzonte. Badolato infatti ha deciso non soltanto di ripartire. Ma anche di non fermarsi.