Per l'Organizzazione mondiale della sanità il vaiolo delle scimmie non può essere ancora considerato una emergenza sanitaria. Lo ha stabilito il Comitato d'emergenza dell'organizzazione che ha tuttavia sottolineato come «il controllo dell'ulteriore diffusione» di questa epidemia «richiede intensi sforzi di risposta» suggerendo «un attento monitoraggio e un riesame fra alcune settimane, quando saranno disponibili ulteriori informazioni, per determinare se si sono verificati cambiamenti significativi che potrebbero giustificare una riconsiderazione» di questo parere. Il Comitato ha riconosciuto che «il vaiolo delle scimmie è endemico in alcune parti dell'Africa e che la risposta a questo focolaio deve fungere da catalizzatore per aumentare gli sforzi per combattere» il rischio di una diffusione a lungo termine.

L'Oms ammette anche che «molti aspetti dell'attuale epidemia in più paesi sono insoliti, come il verificarsi di casi in paesi in cui la circolazione del virus del vaiolo delle scimmie non era stata precedentemente documentata e il fatto che la stragrande maggioranza dei casi si osserva tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, di giovane età, non immunizzati in precedenza contro il vaiolo».