Un algoritmo sviluppato dagli statistici dell'Università Milano Bicocca individua per nome e cognome le persone dai 18 ai 79 anni che hanno la priorità al vaccino in base al loro profilo clinico. L'indice di fragilità è stato calcolato incrociando le informazioni della banca dati assistiti delle regioni con i flussi di sorveglianza dei tamponi, dei ricoveri e dei decessi per Covid nella prima ondata e nella seconda.

Il problema principale, che affligge i governatori e i dirigenti delle diverse Asp, è proprio capire chi ha la priorità a vaccinarsi in base a patologie particolari, a esigenze e necessità. Questo sistema potrebbe essere d'aiuto, lo sviluppo e la ricerca tecnologica servirebbe a ristabilire il diritto a vaccinarsi prima. 

In Italia la campagna vaccinale procede con alti e bassi. Ci sono regioni virtuose che hanno somministrato oltre il 70% delle dosi ricevute (Valle D’Aosta, Puglia,Toscana, P.A. Trento, P.A. Bolzano, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Campania e Basilicata), altre sotto il 60% (Umbria, Calabria e Sardegna) tutto il resto sta nel mezzo.

«L'applicazione di questo sistema informatico - spiegano i ricercatori - consente di evitare centinaia di intubazioni e decessi». L'algoritmo, adottato dalla Lombardia, verrà comunicato al Ministero della Salute.