Roma si prepara a un evento che potrebbe segnare la storia: i funerali di Papa Francesco, con voci che parlano di 800.000 - 1 milione di pellegrini attesi. La Capitale, già viva per il Giubileo 2025 e il Giubileo degli Adolescenti con 120.000 ragazzi, ospiterà 170 delegazioni straniere, tra cui 50 capi di Stato e 10 sovrani. Un afflusso che mette in allarme le autorità, chiamate a gestire sicurezza e ordine in una città sotto pressione.

Un’onda umana che richiama il passato

I precedenti storici mostrano la portata della sfida. Nel 2005, per Giovanni Paolo II, furono tantissimi i fedeli che confluirono a Roma, con 500.000 in Piazza San Pietro il giorno dei funerali e file di 5 km per l’omaggio alla salma. Nel 2023, per Benedetto XVI, furono 200.000 in tre giorni.

Oggi, la stima di 1 milione di pellegrini, unita alla Festa della Liberazione e agli eventi giubilari, minaccia una paralisi urbana. Piazza San Pietro e Via della Conciliazione rischiano il sovraffollamento, mentre le chiusure di Borgo Pio e Via del Mascherino congestioneranno il traffico. Metro e bus, pur potenziati, potrebbero cedere sotto la domanda.

Il corteo e la sicurezza: una prova titanica

Il corteo funebre verso Santa Maria Maggiore, lungo 6 km, sarà il momento più delicato. Migliaia di fedeli lungo Corso Vittorio, Piazza Venezia e Via Merulana potrebbero rallentare il passaggio della salma, a passo d’uomo. La Questura ha attivato un piano su tre livelli: tiratori scelti, sistemi antidrone e una no-fly zone. Sopralluoghi garantiscono un percorso sicuro, mentre presidi medici e l’Ordine di Malta assisteranno la folla. Con 170 delegazioni da coordinare, Roma affronta una prova che ne metterà a dura prova la resilienza.