Il Comitato tecnico scientifico conferma l'impatto dei nuovi contagi nelle classi, ma le misure andrebbero applicate in base alle zone. Da lunedì didattica a distanza in Basilicata e Campania per decisione dei rispettivi governatori
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L’impatto dei nuovi contagi da Covid-19 nelle scuole c’è, ma differenziato. Per questo sarebbe auspicabile una modulazione delle misure restrittive a seconda delle zone, variabile in base a Comuni o Province e non soltanto su base regionale. È quanto emergerebbe da una riunione del Comitato Tecnico Scientifico, al termine della quale sarà stilato un verbale da cui potrebbero arrivare indicazioni che saranno prese in considerazione nel nuovo Dpcm.
Secondo il Cts, occorre prevedere lezioni a distanza in tutte le scuole nelle zone rosse regionali o in quelle locali, ma anche oltre il superamento di una determinata soglia di incidenza. La quota di cui si parla nella riunione è di 250 contagi settimanali ogni centomila abitanti, numeri che già determinano il passaggio in zona rossa. Ambienti esterni al Comitato però suggeriscono di valutare un'altra cifra: 100 contagi settimanali su 100mila abitanti.
Nel caso in cui, invece, in zona gialla i contagi sono stabili per 3 settimane consecutive, le attuali disposizioni sulle lezioni in presenza non dovrebbero cambiare.
Scuole chiuse in Basilicata e Campania
Intanto, da lunedì, quando la Basilicata diventerà zona rossa, la didattica a distanza sarà obbligatoria in tutte le scuole lucane. Lo si è appreso a Potenza al termine di una riunione dell'Unità di crisi regionale. Nelle prossime ore presidente della Regione, Vito Bardi, firmerà l'ordinanza.
Nella arancione Campania, è stato già pubblicato il provvedimento a firma del governatore Vincenzo De Luca, che stabilisce la chiusura delle scuole dall'1 al 14 marzo. «È sospesa l'attività didattica in presenza dei servizi educativi per l'infanzia e dei servizi per l'infanzia (sistema integrato 0-6 anni) nonché delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle Università - si legge nel testo -restano comunque consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, e in ogni caso garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza».
In Calabria, che rimane in fascia gialla, il presidente facente funzioni Spirlì si dice pronto a chiudere se sarà confermata la presenza delle varianti Covid.