Tornano le scuole aperte in zona rossa - nidi, elementari e prima media -, niente zone gialle e ristoranti e bar chiusi ancora fino al 30 aprile. 

Il governo conferma quindi la linea del massimo rigore anche dopo Pasqua decidendo però di investire il "tesoretto" garantito dai primi segnali di inversione della curva sulla scuola: si tornerà in presenza fino alla prima media nelle zone rosse, mentre in quelle arancioni saranno in classe tutti gli studenti fino alla terza media e al 50% quelli delle superiori. 

Fino al 30 aprile, dunque, niente spostamenti tra le regioni, saracinesche ancora abbassate per bar e ristoranti, riapertura di palestre, piscine, cinema e teatri a data da destinarsi, zona gialla cancellata fino alla fine del mese. «Le misure adottate finora ci hanno dato un primissimo segnale di rallentamento, ma la situazione è ancora delicata», dice il ministro della Salute Roberto Speranza.

Sulla questione scuola si è espresso anche il premier Mario Draghi, durante la conferenza stampa di oggi: «Confermo la decisione di riaprire fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando affinché la riapertura avvenga in modo ordinato. In alcuni casi sarà possibile effettuare test, ma è un'esagerazione parlare di azioni estensiva. Le ultime decisioni - spiega Draghi - hanno portato ad una diminuzione del tasso di crescita dei contagi: la volontà della cabina di regia prevedeva di sfruttare un eventuale spazio per la scuola. Evidenze scientifiche mostrano che la scuola, fino alla prima media, sia fonte di contagio molto limitata. Le scuole sono punto di contagio limitato solo in presenza di tutte le altre restrizioni: se queste venissero abolite, i contagi aumenterebbero anche per le attività parascolastiche e periscolastiche».