Rimasta incinta nel 1990 mentre era bibliotecaria in forze presso il Comune di Sona, nel veronese, Daniela Brunelli aveva regolarmente presentato la richiesta di indennità per maternità all'Inps. L'Istituto di previdenza sociale  aveva però obiettato che la competenza fosse del Comune presso il quale la donna lavorava.

Il contenzioso è durato quasi trent'anni e nel frattempo la figlia è divantata adulta. Oggi finalmente la conclusione: il Tar ha ribadito il verdetto emesso dalla Cassazione riconoscendo l'indennità alla donna. Sarà quindi il Comune di Sona a dover pagare i 3.285,99 euro più le spese legali e gli interessi a partire dal 1990.