Il discorso del presidente russo tra gli applausi in uno stadio gremito a Mosca, in occasione dell'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea: «Abbiamo fatto risorgere quei territori, oggi operazione militare per evitare genocidio nel Donbass»
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
Non conosce tregua l'offensiva di Mosca in Ucraina. Dall’alba si sono udite tre forti esplosioni nella zona dell'aeroporto civile di Leopoli subito dopo che avevano suonato le sirene d'allarme. Una enorme colonna di fumo si è alzata dalla zona del raid, come mostrano le diverse foto e i video circolati sui social.
L'aeroporto di Leopoli si trova nella zona sud-Ovest della città, nel distretto di Frankvskyi. Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha confermato l'attacco missilistico avvenuto attorno alle 6 (ora locale) nella zona dell'aeroporto internazionale di Leopoli. «Ma l'obiettivo dell'attacco non era l'aeroporto», ha spiegato il sindaco secondo quanto riferisce il canale telegram Ukraina 24. Un briefing del governo dell'Oblast di Leopoli è atteso per questa mattina. L'obiettivo potrebbe essere una fabbrica di velivoli situata in prossimità dello scalo internazionale della città, spiegano fonti del governo dell'Oblast di Leopoli sui propri canali telegram.
«Potrebbero essere necessari da pochi giorni a una settimana e mezza per trovare un accordo sui punti controversi» nei negoziati tra le delegazioni russa e ucraina. Lo dice il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak in un'intervista ai media polacchi. «La firma di un accordo di pace porrà fine alla fase acuta del conflitto, ci permetterà di onorare tutti coloro che sono stati uccisi e iniziare la ricostruzione del Paese. Ma dubito che per gli ucraini la guerra finirà lì, non dopo tutto quello che abbiamo passato», aggiunge il consigliere di Zelensky.
Gli Usa scettici, non vedono evidenze di una de-escalation russa in Ucraina. La Russia «sta preparando il terreno per attacchi biologici o chimici sotto falsa bandiera», ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken. «Siamo preoccupati dalla possibilità che la Cina possa considerare di aiutare la Russia». Secondo Blinken, la Russia non sta facendo «sforzi significativi» nei negoziati con Kiev.
18 MARZO
19.33 - Il sindaco di Mariupol: i combattimenti hanno raggiunto il centro della città
Vadym Boichenko ha precisato alla Bbc che i militari di Mosca sono "molto attivi oggi, la battaglia con carri armati e mitragliatrici continua. Tutti sono nascosti nei bunker".
19.11 - Kiev: in queste settimane direttamente attaccati 117 ospedali e istituti sanitari
Secondo i dati ufficiali del ministero della Salute, in queste settimane in Ucraina sono stati direttamente attaccati 117 ospedali e istituti sanitari. Di questi, sette sono completamente distrutti, e non possono essere ricostruiti. Sono state colpite 43 ambulanze. Sono morti diversi medici e operatori sanitari. Lo ha comunicato oggi in un videomessaggio l'arcivescovo maggiore di Kiev, mons. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina
18.17 - Kiev: nessun morto nel teatro di Mariupol
Nessun morto e un ferito grave nell'attacco al teatro rifugio di Mariupol: è il bilancio delle autorità locali.
18.15 - I paesi baltici espellono 10 diplomatici russi
I tre Paesi baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, hanno espulso in totale dieci diplomatici russi a causa della crisi in Ucraina. Lo hanno comunicato fonti ufficiali di Riga.
18.00 - Mosca, con Kiev posizioni più vicine su neutralità e Nato
Lo stato neutrale dell'Ucraina e la rinuncia di Kiev all'ingresso nella Nato sono punti su cui "le posizioni sono ora più vicine". Lo sostiene il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky citato dall'Interfax.
15.23 - «816 i civili uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra»
Sono almeno 816 i civili uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra russa il 24 febbraio scorso. Lo ha reso noto l'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo cui i feriti sono 1.333.
14.32 - Zelensky: «Non ho dubbi che diventeremo un membro a pieno titolo dell'Ue»
«Attaccando l'Ucraina gli occupanti continuano a bruciare tutto ciò che hanno costruito negli ultimi 25 anni e torneranno da dove hanno iniziato nei non tranquilli anni '90, ora però senza la libertà, senza la volontà creativa di milioni di cittadini di lavorare per lo sviluppo del proprio Paese». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell'ultimo video pubblicato sui suoi canali social. «Non ho dubbi che diventeremo un membro a pieno titolo dell'Unione europea. E ogni politico ucraino oggi lavora per raggiungere questo obbiettivo».
14.30 - Putin parla alla nazione: «Attueremo tutti i nostri piani»
Putin ha parlato davanti a migliaia di persone allo stadio Luzniki di Mosca, in occasione degli otto anni dell’annessione della Crimea (strappata all’Ucraina) alla Federazione russa. «Abbiamo fatto risorgere questi territori e sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani», ha detto. «Sono gli abitanti della Crimea che hanno fatto la scelta giusta, hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo, che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l'obiettivo della nostra operazione militare» in Ucraina ha detto Vladimir Putin. Il presidente russo allo stadio di Mosca, gremito di bandiere, tra applausi e ovazioni, ha citato anche la Bibbia: «Non c'è amore più grande di dare la propria vita per i propri amici».
13.58 – La crisi energetica «minaccia la ripresa»
La crisi energetica «è un pericolo che minaccia la ripresa dopo la pandemia. Questa crisi può risvegliare anche l'incubo del populismo». Lo ha detto il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, in collegamento con il premier Mario Draghi, il presidente spagnolo, Pedro Sanchez e il portoghese, Antonio Costa.
13.50- Ancora 1300 persone nei sotterranei del teatro di Mariupol
Ci sono ancora 1.300 persone nei sotterranei del teatro di Mariupol. Lo ha reso noto intervenendo in televisione il commissario per i diritti umani Lyudmyla Denisova, secondo quanto riporta la Bbc, assicurando che i soccorsi sono in corso e ricordando che ieri 130 persone sono state salvate dalle macerie.
13.30 – Passeggini vuoti contro l’uccisione dei bambini
Centonove passeggini vuoti distribuiti su sei file per dire basta all'uccisione di bambini. Nella centrale piazza del mercato, a Leopoli, gli ucraini hanno inscenato questa silenziosa protesta per denunciare, ancora una volta, le bombe sui civili da parte dell'esercito russo.
I passeggini sono stati distribuiti di fronte al media center che accoglie, nella città dell'Ovest, giornalisti da tutto il mondo. E, con loro, sono stati piantati anche tre cartelli che raccontano la tragedia della popolazione ucraina e ricordano il bombardamento del teatro di Mariupol. Finora, secondo la Procura Generale ucraina sono stati 109 i bambini uccisi dalle bombe russe, più di 130 quelli feriti.
Ore 11.35 - La missione di pace
Il governo polacco si prepara a presentare l'idea di una missione di mantenimento della pace in Ucraina al vertice della Nato e al Consiglio europeo. Lo ha affermato il portavoce del governo polacco Piotr Mueller, citato dall'agenzia Pap e ripreso da Unian. Mueller ha osservato che questa non è una missione che dovrebbe entrare in conflitto diretto con Mosca. «Deve essere installata in luoghi che non sono attualmente occupati dalla Russia per inviare un chiaro segnale che non siamo d'accordo con i crimini di guerra», ha detto Mueller.
Ore 11.30- Russia: «Ucraina ritarda i negoziati»
ll presidente russo Vladimir Putin ha avuto oggi un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo riferisce il Cremlino, secondo cui ha detto a Scholz che Kiev sta cercando di «ritardare i negoziati, presentando nuove proposte irrealistiche». Tuttavia, secondo la nota del Cremlino, «la parte russa è pronta a continuare a cercare soluzioni in linea con i suoi ben noti approcci di principio».
Si terrà quindi in serata un nuovo colloquio telefonico tra il presidente russo e il presidente francese Emmanuel Macron, ha reso poi noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Intanto l'intelligence ucraina ha pubblicato una nuova lista di nomi di invasori russi che commetterebbero crimini di guerra. Si tratta dei militari della 136a brigata di fucili motorizzati separata della città di Buynaksk della Repubblica del Daghestan. «Ogni ucraino dovrebbe conoscere questi nomi - scrive nella propria pagina Facebook la Direzione dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina - Per i crimini commessi contro la popolazione civile dell'Ucraina, tutti i criminali di guerra saranno processati e consegnati alla giustizia».
10.30- Russia: «Sopravviveremo alle sanzioni»
«Sopravviveremo alle sanzioni. Dopo il 2014 abbiamo imparato a contare su noi stessi». Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, corso di un'intervista a Russia Today. «Le misure che il presidente e il governo stanno elaborando saranno presto annunciate - ha aggiunto - È solo l'inizio della nostra politica per cercare di adattarci alla situazione». E ha rimarcato: «Quello che è accaduto recentemente con le ultime sanzioni è veramente senza precedenti».
«Non potremo più contare sull'Occidente - ha insistito - Sappiamo che dobbiamo avere degli alleati che vogliono stare dalla nostra parte». E questa, ha aggiunto, «è la conclusione fondamentale a cui siamo giunti». «Noi non abbiamo mai chiuso la porta all'Occidente, l'hanno chiusa loro», ha quindi sottolineato Lavrov, ribadendo la disponibilità a «cooperare con tutti coloro che sono pronti a farlo sulla base del rispetto reciproco».
9.30 – Di Maio: «Solo Putin può fermare questa guerra»
«Questa è la guerra di Vladimir Putin e solo Putin può fermarla o può in maniera scellerata pensare di allargarla. Da noi, come Ue, come Nato ma anche come tutti i Paesi che hanno votato contro la Russia all'Onu non verranno mai azioni che contribuiscano all'escalation». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Speciale Tg1, ripetendo che «non siamo d'accordo, come Italia insieme ai nostri alleati, per la no-fly zone» e «non siamo d'accordo in questo momento a fare azioni che aumentano tensione, che espongano la Nato».
«È chiaro che dobbiamo continuare, per riuscire a evitare anche un allargamento del conflitto, a credere nella diplomazia - ha insistito Di Maio ricordando i suoi contatti con i ministri di Cina, Turchia e Israele e quelli del presidente del Consiglio Mario Draghi - Stiamo lavorando per tavoli diplomatici che arrivino all'obiettivo».
8.30 - Zelensky ai mercenari: «Peggiore decisione della vostra vita»
«Unirvi alle forze della Russia per combattere contro gli ucraini sarebbe la peggiore decisione della vostra vita». È quello che ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un video su Facebook, rivolto ai mercenari stranieri che sarebbero stati chiamati da Mosca per unirsi alle forze russe. «Una vita lunga è meglio dei soldi che vi vengono offerti per una breve», ha detto Zelensky.
8.20- Combattimenti a Mariupol
«A Mariupol, le unità della Repubblica popolare di Donetsk, con il sostegno delle forze armate russe, stanno combattendo contro i nazionalisti nel centro della città». Ad affermarlo il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalla Tass.
6.30 - Giornalista russa anti-guerra rifiuta offerta d’asilo della Francia
Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che ha protestato in diretta sulla tv di Stato contro la guerra in Ucraina, ha annunciato che lascia il lavoro, ma non la Russia, rifiutando così l'offerta di asilo dalla Francia. Lo riferisce il Guardian. La donna, che si è definita una patriota, ha fatto irruzione nei giorni scorsi in diretta tv con un cartello contro la guerra. Subito arrestata, è stata rilasciata dopo un fermo di 14 ore e condannata a pagare una multa di 30 mila rubli (circa 255 euro).
3.30- Bombardamenti nella provincia di Lugansk
Le forze russe continuano i bombardamenti sulla parte della provincia ucraina di Lugansk controllata dalle truppe ucraine, nel tentativo di avanzare verso la località di Rubizhne. Lo ha detto il governatore della provincia, Serhiy Haidai, citato dal Kyiv Independent. Combattimenti, ha aggiunto Haidai, sono in corso praticamente in tutta la regione.
3.20- Corridoi umanitari attivi
Otto dei nove corridoi umanitari concordati per oggi in Ucraina hanno funzionato permettendo l'evacuazione di civili, anche dalla città di Mariupol, da cui sono partite oltre 2.000 persone. Lo ha detto la ministra ucraina responsabile per le operazioni, Iryna Vershchuk, citata dalla Cnn.
La ministra ha detto che circa 800 veicoli privati hanno lasciato Mariupol e hanno attraversato il territorio controllato dai russi raggiungendo la città di Zaporizhzhia in serata. Uno solo dei corridoi, quello da Kharkiv a Vovchansk, vicino al confine russo, non ha potuto essere aperto a causa di bombardamenti russi, secondo quanto affermato dalla Vershchuk.