C'è anche un maggiorenne tra gli indagati per i reati di tortura, lesioni, danneggiamento e violazione di domicilio aggravati nei confronti di Antonio Cosimo Stano il 65enne deceduto dopo essere stato picchiato e bullizzato
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Nuova ondata di arresti per la morte di Antonio Cosimo Stano, il pensionato pugliese di 65 anni deceduto il 23 aprile corso in ospedale dopo essere stato preso di mira da una baby gang che lo insultava e picchiava continuamente, sottoponendolo a sevizie solo per divertimento sia in strada che nella sua abitazione di Manduria, in provincia di Taranto.
In queste ore la polizia di Taranto e il Servizio centrale operativo di Roma hanno dato esecuzione a 9 ordinanze emesse dai giudici per le indagini preliminari presso il Tribunale ordinario e quello per i minori nei confronti di un maggiorenne e di 8 minorenni, ritenuti a vario titolo gravemente indiziati in concorso dei reati di tortura, lesioni, danneggiamento e violazione di domicilio aggravati.
A causa di ripetute vessazioni, percosse e angherie da parte di quei giovani, Stano era terrorizzato e già in precarie condizioni igieniche e di salute, decidendo di rinchiudersi a casa (privandosi di cibo) perché ripetutamente vittima di "incursioni".
L'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Taranto, guidata dal Procuratore Carlo Maria Capristo, e dalla Procura della Repubblica per i minorenni, coordinata dalla procuratrice Pina Montanaro, ha permesso di appurare anche altri episodi oltre a quelli in danno di Antonio Cosimo Stano.
Tra le gravi vicende contestate anche quello del primo aprile scorso ai danni di un altro uomo 53enne affetto da insufficienza mentale grave, che veniva per "puro passatempo" violentemente colpito con calci e pugni, fino a rompergli i denti incisivi.