Colpo di scena nella lunga notte degli Oscar 2020, alla sua 92esima edizione al Dolby Theatre a Los Angeles: a dispetto della maggior parte dei pronostici, è stato incoronato come miglior film "Parasite" del sudcoreano Bong Joon-ho, già Palma d'oro a Cannes. Il film ha vinto la statuetta anche come miglior film straniero e miglior regia.

Anche quest’anno l’evento non ha avuto un presentatore, ma durante la serata si sono esibiti diversi artisti e sono saliti sul palco grandi attrici e grandi attori. Sono stati assegnati complessivamente ventiquattro premi Oscar.

Sconfitto Martin Scorsese e il suo "The Irishman" che non ha ricevuto nessun premio.  “1917”, il film di guerra di Sam Mendes, favorito della vigilia, ha vinto tre premi Oscar (miglior sonoro, miglior fotografia e migliori effetti speciali) mentre “Joker”,” C’era una volta… a Hollywood” e “Le Mans ’66 – La grande sfida” ne hanno vinti due ciascuno.

Come ampiamente previsto, i quattro premi per la recitazione – attore e attrice, protagonista e non protagonista – sono andati a quattro film diversi: Joaquin Phoenix per “Joker”, Renée Zellweger per “Judy”, Brad Pitt per “C’era una volta…a Hollywood” e Laura Dern per “Storia di un matrimonio”.

 

Tra gli altri: “Piccole donne” ha vinto l’Oscar per i migliori costumi, “Jojo Rabbit” quello per la miglior sceneggiatura non originale e “Bombshell – La voce dello scandalo” quello per trucco e acconciatura. L’Oscar per la miglior canzone è andato a Elton John per “(I’m Gonna) Love Me Again”, canzone scritta per “Rocketman”, un film sullo stesso Elton John. 

 

L’Oscar per il miglior documentario è andato a“Made in USA – Una fabbrica in Ohio”, prodotto da Barack e Michelle Obama; quello per il miglior film di animazione lo ha vinto “Toy Story 4” (ed è il decimo Oscar vinto dalla Pixar in questa categoria, che esiste dal 2001). I tre premi per i cortometraggi – di finzione, di animazione e documentario – sono andati a “The Neighbors’ Window, Hair Love” e “Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)”.