Accolto il ricorso di un tunisino sbarcato a Lampedusa. Contestata la nuova procedura di trattenimento e la cauzione di 5mila euro da pagare
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«Illegittimo in più parti» e contro la vigente normativa europea: così viene definito il decreto del Governo dai giudici del tribunale di Catania che ha accolto il ricorso di un migrante, sbarcato a metà settembre a Lampedusa e poi portato nel nuovo centro di Pozzallo una settimana dopo. In particolare, sottolineano fonti legali, «i giudici contestano la nuova procedura di trattenimento e la cauzione di 5000 euro da pagare per non andare nel centro».
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Come riporta Repubblica, a disporre il suo trattenimento era stato mercoledì il questore di Ragusa ma ieri il giudice non ha convalidato il fermo e con un’articolata motivazione ha disposto l'immediata liberazione del tunisino.