L’uomo, un dipendente dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Roma, è accusato di traffico di influenze illecite
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
Dal 2014 a oggi era riuscito a farsi consegnare quasi 300mila euro promettendo l’assegnazione di posti di lavoro in uffici pubblici tra cui i ministeri dei Beni Culturali, di Giustizia, della Pubblica istruzione, e alla Regione Lazio.
Per il reato di traffico di influenze illecite è stato arrestato e messo ai domiciliari un 52enne, sindacalista e dipendente dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Roma.
“Mazzette” in cambio di posti di lavoro
Sono almeno 18 i casi emersi dalle indagini, condotte dai carabinieri per la tutela del Lavoro - Nucleo ispettorato del lavoro di Roma - e coordinate dalla Procura di Roma.
Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Gennaro Varone hanno accertato che in un caso il funzionario avrebbe ottenuto oltre 45mila euro da una persona in cambio del suo «intervento» per fare assumere la moglie al ministero dell’Istruzione. In altri due casi l’arrestato ha ottenuto 33mila euro e 22mila euro da due persone per due «posti» al ministero dei Beni culturali.
La denuncia da parte di una donna
Le indagini erano state avviate dopo una denuncia presentata da una donna la quale aveva dato denaro al funzionario perché si era detto «in grado di fare assumere i figli presso Trenitalia». Alle «dazioni» di soldi non era seguito nulla e quindi la donna aveva chiesto, invano, la restituzione del denaro ma, non ottenendo alcun tipo di riscontro, ha denunciato l’uomo.