Il ministro dell’Interno torna sull’alleanza di governo: «Da qui a settembre se sono tanti sì andiamo avanti ma se ci sono i no...»
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«O avremo una squadra compatta che ha la forza di fare le cose o la forza la chiederemo agli italiani perché il paese merita tutto». Lo dice Matteo Salvini dal palco della festa della Lega Romagna.
«Finché ho certezza - ha detto il ministro - che il governo può fare le cose le faccio. Ma sei i no diventano più dei sì... Petrolio, rifiuti, l'autonomia che premia il merito e punisce gli incapaci. Da qui a settembre se sono tanti sì andiamo avanti, ma se ci sono i no... Vale anche per la riforma della giustizia. O i cinque stelle ci danno una mano a migliorare il Paese o lo miglioriamo da soli», aggiunge.
«Abbiamo contro - è un altro passaggio del suo intervento - tutto il sistema del politicamente corretto. Qualcuno del Pd ha fatto polemica perché ero in spiaggia a Milano Marittima. Preferisco essere lì che avere sulla coscienza i risparmiatori di Banca Etruria».
E ancora: «Lavorerò per tornare ad avere buoni rapporti con la Russia. Putin è un grande presidente. E lo dico perché lo penso, non perché mi abbiano pagato come ritiene qualche giornale». Il leader leghista ha elogiato anche Donald Trump, Jair Bolsonaro e Victor Orban.
Il leader della Lega lancia poi la sua campagna d'agosto. Lo fa dalla festa della Lega a Milano Marittima e prima ancora dalla consolle del Papeete Beach, noto stabilimento balneare. Da qui in poi, riprenderà a girare la Penisola in una eterna campagna elettorale, dal Lazio alla Sicilia, dalla Calabria (l’11 agosto sarà a Cosenza e Tropea) alla Campania, passando per Genova e per poi chiudere agosto come da tradizione in Trentino, a Pinzolo. Lo farà per consolidare il consenso laddove è meno radicato, mentre probabilmente continuerà a martellare sui dossier di governo, a partire da temi indigesti al M5s come Ilva e trivelle, senza mai davvero spegnere la fiammella della crisi.