«Israele si sta preparando per l'invasione di terra a Gaza ma non è possibile dare altri dettagli al momento». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu parlando alla nazione. «Ci prepariamo all'ingresso a Gaza, non dirò come e quando. Ci sono considerazioni che non sono note al grande pubblico. La data dell'ingresso nella Striscia sarà decisa dal Gabinetto di guerra», ha aggiunto.

«Gli obiettivi - ha proseguito - sono due: eliminare Hamas e liberare gli ostaggi. Tutti quelli che hanno partecipato all'attacco del 7 ottobre sono passabili di morte».

E ancora: «Il 7 ottobre è stato un giorno nero. Chiariremo tutto quello che è successo. Tutti dovranno dare spiegazioni per quell'attacco, a cominciare da me. Ma solo dopo la guerra. Il mio compito ora è quello di guidare il Paese in guerra fino alla vittoria».

Macron in Egitto incontra Al Sisi

Il presidente egiziano Al Sisi ha lanciato un appello davanti al presidente francese Emmanuel Macron a «evitare un'invasione di Gaza via terra». Lo ha detto al termine dell'incontro fra i due, in una conferenza stampa congiunta, ringraziando più volte il presidente francese «per i suoi sforzi di questi giorni» per riportare la calma nella regione.

Macron ha invece detto che la Francia «non usa due pesi e due misure» con le vittime di una parte e dell'altra nel conflitto fra Israele e palestinesi: «Le vittime sono tutte uguali e meritano tutte la stessa compassione».

Una «massiccia» operazione terrestre di Israele nella Striscia di Gaza sarebbe «un errore», ha sottolineato. Un tale scenario «metterebbe in pericolo la vita delle popolazioni civili», senza per giunta «proteggere nel tempo Israele». 

Il premier francese ha poi annunciato l'invio di «una nave della marina nazionale francese per appoggiare gli ospedali di Gaza», che salperà da Tolone «nelle prossime 48 ore». Quanto agli aiuti umanitari, ha aggiunto, «un aereo francese si poserà da domani» in Egitto e «altri seguiranno».