È morto nella notte Francesco Occhiuto, figlio dell’ex sindaco di Cosenza e senatore Mario Occhiuto. Il 30enne, studente in Psicologia, nella serata di venerdì 21 febbraio è precipitato, per cause in corso di accertamento, da una finestra dell’abitazione di famiglia all’ultimo piano dell’immobile ubicato in viale Giacomo Mancini. I genitori erano entrambi presenti in casa al momento dell'accaduto.

Il giovane era stato immediatamente soccorso da personale del 118, e condotto in codice rosso al presidio ospedaliero dell’Annunziata in gravissime condizioni dove i medici hanno cercato di salvargli la vita.

Si sono mobilitate le unità di crisi, al punto che da Catanzaro, tramite l'elisoccorso notturno della postazione di Lamezia Terme, è arrivata una strumentazione per applicare al paziente il trattamento Ecmo, ovvero l'ossigenazione extracorporea.
Le condizioni di Francesco Occhiuto erano già disperate subito dopo il fatto. A tenerlo in vita sono stati i macchinari, ma alla fine c'è stato ben poco da fare a causa delle fratture multiple su tutto il corpo. A comunicare il decesso è stata una Squadra Volante della Questura di Cosenza, giunta sul luogo della tragedia, che ha informato il pm di turno della Procura di Cosenza.

Ieri sera al pronto soccorso cittadino sono giunti numerosi esponenti istituzionali e della politica locale. Tra gli altri il sindaco di Cosenza Franz Caruso, il vicepresidente del consiglio regionale Pierluigi Caputo, la presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro. Il presidente della Regione Roberto Occhiuto, zio del ragazzo, è invece rientrato da Bruxelles.

Il cordoglio del network LaC

L’editore del network LaC Domenico Maduli, il direttore editoriale Maria Grazia Falduto, il direttore responsabile Franco Laratta, il direttore di rete Franco Cilurzo, e tutte la redazioni giornalistiche esprimono il loro più profondo e sentito cordoglio alla famiglia del senatore Mario Occhiuto per la tragica perdita del figlio che lascia attoniti e sgomenti un'intera comunità.

«Quando arrivano le prime telefonate interne delle direzioni, a sera inoltrata, che annunciano queste tristi e tragiche notizie, non vorresti mai neanche conoscere il nome di chi è coinvolto, perché in quel momento ti rendi conto che dietro quel nome c’è una vita intera, e il dolore diventa collettivo, come se fosse il nostro. Esprimiamo il nostro più sentito cordoglio per la perdita di un figlio di questa terra, che oggi sale in cielo. Alla sua famiglia va la nostra vicinanza più forte, con la speranza che la forza di Dio avvolga i loro cuori e li aiuti a superare questo momento di dolore che segna profondamente le loro vite – così l’editore Domenico Maduli.