Bombardato mercato ortofrutticolo in una zona profughi nel nord della Striscia, ci sarebbero oltre 50 vittime. L'Onu lancia l'allarme sull'alto numero di sfollati palestinesi e intanto l'Iran parla di «risposta distruttiva» in caso di «mosse folli» da parte di Israele
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Alta tensione in Medio Oriente, dove il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato l'assedio totale sulla Striscia di Gaza. «Ho ordinato il completo assedio: non ci sarà elettricità, né cibo, né benzina. Tutto è chiuso», ha dichiarato Gallant dopo una consultazione di sicurezza al Comando Sud di Beersheba. «Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza», ha detto, citato dai media.
Intanto aerei israeliani hanno bombardato il mercato ortofrutticolo di Jabalia, nel nord della Striscia, in quel momento molto affollato. Lo riferiscono testimoni secondo cui sul posto ci sono decine di cadaveri. In seguito l'ospedale di Gaza ha riferito che i morti sono oltre 50. Gli abitanti del posto - secondo le stesse fonti - hanno prestato soccorso ai feriti. L'attacco ha colto di sorpresa gli avventori che oggi avevano affollato in modo particolare il mercato ortofrutticolo perché dopo due giorni di combattimenti i fornai della zona erano chiusi ed i supermercati ormai vuoti. Testimoni oculari hanno riferito che in attesa delle ambulanze i corpi delle vittime sono stati prelevati da volontari, che hanno scavato fra le macerie in fiamme. I feriti meno gravi sono stati assistiti in abitazioni private. A rendere ancora più drammatica la situazione, secondo i testimoni, la presenza a Jabalya di 20mila sfollati dalla vicina località di Beit Hanun, al confine con Israele, che avevano trascorso la notte all'addiaccio. Dopo l'attacco al mercato - seguito da altri attacchi della aviazione ad edifici vicini - molti abitanti hanno lasciato poi Jabalya diretti verso l'ospedale al-Shifa di Gaza City, nella convinzione che esso non sarà oggetto di bombardamenti.
È solo l'ultimo attacco di Israele su Gaza. Hamas intanto annuncia che quattro prigionieri israeliani sono stati uccisi dai raid israeliani su Gaza nelle ultime ore. La tensione resta altissima. Le sirene di allarme sono risuonate nella zona centrale di Israele, a Gerusalemme e al confine nord con il Libano.
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Secondo il Washington Post, gli Usa si aspettano una vasta operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Israele avrebbe infatti chiesto agli Usa missili per l'Iron Dome, bombe di piccolo diametro, munizioni per mitragliatrici e una maggiore cooperazione nella condivisione di informazioni di intelligence per rispondere al durissimo attacco di Hamas.
Centinaia i morti in Israele e a Gaza
Il nuovo bilancio dei morti israeliani continua intanto a salire ed è arrivato 800. Sono 2.500 i feriti, moltissimi gravi. Ci sarebbero poi 750 dispersi e almeno 100 ostaggi nelle mani di Hamas. Tra loro americani e tedeschi. Sarebbero 260 i morti al rave dei giovani pacifisti nel deserto. I morti a Gaza per gli attacchi di Israele sono arrivati a 436 con 2.270 feriti.
In mattinata il portavoce dell'esercito Daniel Hagari ha assicurato che Israele ha ripreso il controllo di tutte le cittadine sul confine di Gaza e le Forze di difesa israeliane, secondo i media locali, hanno reso noto che circa 80 terroristi sono stati trovati nel Paese durante la notte, mentre i combattimenti sono continuati in sei località lungo il confine con Gaza. Almeno 800 obiettivi di Hamas a Gaza sono stati colpiti dall'esercito.
Ai residenti di Sderot, cittadina a ridosso della Striscia, è stato ordinato di nuovo di barricarsi in casa e di non aprire a nessuno. Il portavoce militare israeliano poco prima ha detto che continuano le infiltrazioni in territorio israeliano dei miliziani da Gaza. I media segnalano sparatorie fra soldati e miliziani e, secondo le stesse informazioni, sarebbero stati «uccisi 4 terroristi».
E mentre Teheran nega ogni coinvolgimento negli attacchi, la Xinhua, citando una fonte del Movimento di resistenza islamica sostiene che «con il sostegno degli Stati Uniti, il Qatar sta cercando di raggiungere l'accordo urgente che porterebbe al rilascio delle donne israeliane catturate da Hamas in cambio di donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane».
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Teheran: «Noi con Hamas ma non siamo dietro agli attacchi»
«Noi appoggiamo orgogliosamente e incrollabilmente la Palestina, tuttavia non siamo coinvolti nella risposta palestinese (l'attacco a Israele, ndr), che è stata condotta solo dai palestinesi»: lo ha dichiarato in una nota la missione dell'Iran presso le Nazioni Unite, riferendosi agli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico. «L'azione della Resistenza palestinese è stata una difesa pienamente legittima contro i crimini e le usurpazione dell'illegittimo regime sionista», si legge ancora nel comunicato della missione di Teheran.
In caso di «mosse folli» da parte di Israele, la risposta dell'Iran sarà «distruttiva». A dichiararlo il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani.
L'allarme dell' Onu, oltre 123.000 sfollati nella striscia di Gaza
Più di 123.000 persone sono state sfollate nella Striscia di Gaza, segnala l'ufficio Affari umanitari delle Nazioni Unite. «Oltre 123.538 persone sono state sfollate all'interno di Gaza, principalmente a causa della paura, dei problemi di protezione e della distruzione delle loro case», ha segnalato l'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, Ocha, con oltre 73.000 rifugiati nelle scuole.