La deflagrazione ha colpito il porto di Shahid Rajaee, nel sud del Paese, distruggendo un edificio amministrativo. Numerose auto sono state completamente distrutte. Israele: «Non siamo coinvolti»
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Almeno quattro persone sono rimaste uccise oltre 500 sono rimaste ferite questa mattina in Iran dopo una violenta esplosione nel sud del Paese, in un porto cruciale per il commercio, Rajaishahr, secondo quanto riportato dai media statali.
«Purtroppo, almeno quattro morti sono state confermate dai soccorritori», ha dichiarato alla televisione di stato il capo dell'organizzazione di soccorso e soccorso della Mezzaluna Rossa, Babak Mahmoudi. La Compagnia Nazionale Iraniana di Raffinazione e Distribuzione del Petrolio ha dichiarato in un comunicato che l'esplosione non è collegata alle raffinerie, ai depositi di carburante o all'azienda.
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha espresso il suo «profondo rammarico e la sua solidarietà» per le vittime dell'esplosione. In un messaggio sul suo account X, il presidente ha dichiarato di aver ordinato un'indagine sull'incidente e sulle sue cause, mentre nella città portuale è arrivato poco fa il ministro degli Interni Eskandar Momeni.
Israele: «Non siamo coinvolti»
«Israele non è coinvolto nell'esplosione avvenuta in un porto dell'Iran meridionale»: lo hanno dichiarato i funzionari israeliani al notiziario Channel 12, ripreso dal Times of Israel.