Chiusura indagini per l’inchiesta sul presunto mercimonio degli alloggi popolari. Sale a 24 il numero delle persone coinvolte tra funzionari dell’agenzia, cittadini, politici e forze dell’ordine. Stralciati i nomi di Domenico Bevilacqua e Sandro Veraldi
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Sono 24 in tutto gli indagati ai quali è stata notificata la chiusura indagini nell’ambito dell’inchiesta – vergata dal procuratore di Catanzaro, Salvatore Curcio, dall’aggiunto Giulia Pantano e dal sostituto Saverio Sapia – che mira a fare luce sul mercimonio delle case popolari da parte di funzionari dell’Aterp Calabria e anche del consigliere comunale di Catanzaro Sergio Costanzo.
Perno del “sistema Aterp”, come lo ha definito il gip Mario Santoemma, sarebbero, oltre a Costanzo «con la funzione di raccordo tra cittadini che intendono aggirare o agevolare le proprie posizioni alloggiative ed i dipendenti dell'Aterp di Catanzaro», anche l’ex dirigente dell’Agenzia nell’ufficio Patrimonio, Vincenzo Celi «promotore, organizzatore, con il compito di dirigere e coordinare le attività dei singoli sodali, individuando alloggi liberi da allocare illecitamente, suggerendo di volta in volta modalità solo apparentemente legittime, quali la procedura cd. di "ampliamento del nucleo familiare”, o di "cambio alloggio", o tal volta addirittura proponendo l'occupazione di alloggi liberi per successivamente chiederne la regolarizzazione»; Gianluca Bevilacqua, detto Core Malato, rom assegnato all'ufficio gestione inquilinato, considerato il braccio operativo di Celi e Costanzo, avrebbe omesso «le doverose comunicazioni al comune di Catanzaro in occasione dei rilasci di immobili da parte degli assegnatari; curando le pratiche segnalate dal politico Costanzo di voltura del contratto di locazione pur in assenza dei presupposti»; Manlio Severino, assegnato all'ufficio gestione inquilinato, anche lui braccio operativo di Celi e Costanzo; Domenico Albino, funzionario dirigente dell’ufficio Patrimonio ed inquilinato, «prendeva parte all'illegale sistema di assegnazioni parallela e illecita curando le pratiche segnalate dal politico Costanzo»; Concetta Raffa, assegnata all'ufficio personale «col ruolo di partecipe e con compiti di redigere atti ideologicamente falsi, quali autorizzazione all'ampliamento del nucleo familiare in carenza totale dei presupposti».
Alloggi in cambio di voti
Questo il gruppo accusato di associazione per delinquere che avrebbe gestito il “sistema”. Ma con la chiusura delle indagini preliminari il quadro rispetto allo scattare dell’operazione è mutato. Rispetto a quando è stata eseguita la misura cautelare, infatti, la Procura di Catanzaro ha stralciato due nomi: Domenico Bevilacqua e Sandro Gironda Veraldi. L’inchiesta si allarga e ruota intorno al mercimonio degli alloggi popolari in cambio di voti chiesti dal consigliere Costanzo in favore di due candidati alle Europee 2024 appartenenti al suo stesso partito, Forza Italia.
Si aggiungono, dunque, quattro indagati in più: Vittorio Pace cittadino residente Aterp che avrebbe giovato dell’aiuto di Sergio Costanzo per regolarizzare illecitamente la propria permanenza nell'alloggio popolare in cambio di un voto per due candidati alle europee appartenenti a Forza Italia, lo schieramento di Costanzo; Rodolfo Chillà, cittadino che avrebbe occupato illecitamente un alloggio Aterp, in danno di un altro assegnatario, con il benestare di Raffa, Albino e Costanzo, in cambio di un voto per le Europee 2024 chiesto dal consigliere comunale Sergio Costanzo in favore di due candidati del suo stesso partito; Saverio Mensica, cittadino che avrebbe occupato illecitamente un alloggio Aterp, con il benestare dei funzionari Raffa e Martino, in cambio di un voto per le Europee 2024 chiesto dal consigliere comunale Sergio Costanzo in favore di due candidati del suo stesso partito; Gianluca Martino, dipendente Aterp Calabria addetto al settore amministrativo, avrebbe agevolato l’occupazione illecita di un alloggio da parte di Mensica.
Gli indagati
Domenico Albino, classe ’57, residente a Lamezia Terme;
Gianluca Bevilacqua, detto Core Malato, classe ’80, di Catanzaro;
Silvana Bevilacqua, classe ’81, di Catanzaro;
Vincenzo Celi, classe ’63, di Catanzaro;
Sergio Costanzo, classe ’66, residente a Taverna;
Andra Curcio, classe 2003, di Catanzaro;
Cesare Curcio, detto Cesarino, classe ’64, di Catanzaro;
Rita De Fazio, classe ’60, di Catanzaro;
Raffaele Fera, classe 61, di Catanzaro;
Alberto Froio, classe 93, residente a Catanzaro;
Pantaleone Froio, classe ’59, di Catanzaro;
Giuseppe Grande, classe ’64, residente a Catanzaro;
Ivan L’Arocca, classe ’69, residente a Catanzaro;
Teresa Mancuso, classe ’54, di Catanzaro;
Domenico Pio Masciari, classe 2002, di Catanzaro;
Gerardo Masciari, classe ’80, di Trani;
Franca Passalacqua, classe ’67, di Catanzaro;
Concetta Raffa, detta Cettina, classe ’66, di Catanzaro;
Manlio Severino, classe ’60, di Catanzaro;
Raffaela Trapuzzano, classe ’59, residente a Gizzeria;
Vittorio Pace, classe ’59, di Catanzaro;
Rodolfo Chillà, classe ’69, di Catanzaro;
Saverio Mensica, classe ’75, di Catanzaro;
Gianluca Martino, classe ’67, di Catanzaro.