È di oltre diecimila euro a ettaro il costo per la collettività dell'emergenza incendi, con boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città. È quanto stima la Coldiretti in riferimento alle fiamme che stanno devastando l'Italia dalla Sicilia alla Calabria, dalla Sardegna alla Puglia, dalla Campania alla Basilicata, dal Lazio al Molise, fino ad Abruzzo, Marche e Toscana con pesanti ripercussioni anche sulla stagione turistica in un momento in cui il paese tenta l'uscita dall'emergenza Covid.

«Ai costi immediati per le operazioni di spegnimento e ai danni su flora e fauna, attività agricole, ambiente e biodiversità - ricorda Coldiretti - vanno aggiunti quelli a lungo termine per la bonifica delle aree e per far rinascere tutto l'ecosistema forestale e tutte le attività umane tradizionali, dalla raccolta della legna a quella dei tartufi e dei piccoli frutti, dai ricerca dei funghi all'ecoturismo. Un percorso per il quale sono necessari circa quindici anni».

Peraltro i roghi che devastano le foreste «hanno anche l'effetto - conclude Coldiretti - di aumentare il deficit commerciale nel settore del legno, dove l'industria italiana è la prima in Europa ma importa dall'estero più dell'80% del legname necessario ad alimentare l'industria del mobile, della carta o del riscaldamento, per un importo di 3,4 miliardi nel 2020 ed un incremento del 33% nei primi cinque mesi del 2021».