«L'Iran invierà oltre duecento droni da combattimento all'inizio di novembre alla Russia». Lo ha affermato il ministero della Difesa ucraino in una nota spiegando che il nuovo invio prevede droni Shahed-136, Mohajer-6 e Arash-2. «Saranno inviati attraverso il mar Caspio fino al porto di Astrakhan», ha detto il ministero di Kiev. I droni arriveranno disassemblati e i russi dovranno ricomporli, prosegue la nota.

Intanto la Svizzera ha adottato le nuove sanzioni dell'Unione europea contro l'Iran per aver sostenuto la Russia nel quadro della guerra in Ucraina. I colpiti sono un'azienda e tre alti ufficiali militari, accusati di essere coinvolti nello sviluppo e nella consegna di droni da combattimento alle truppe di Mosca. L'ordinanza sulle misure da prendere in relazione al conflitto ucraino è stata adeguata a seguito di una decisione del Dipartimento federale dell'economia (Defr). L'elenco aggiornato dei sanzionati entrerà in vigore oggi alle 18, fa sapere la Segreteria di Stato dell'economia (Seco).

La società punita è la Shahed Aviation Industries, un'affiliata alle forze aeree del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, il noto organo militare iraniano. Stando alla Seco, l'impresa è responsabile della progettazione e dello sviluppo dell'omonima serie di droni, forniti ai russi e utilizzati in Ucraina. Gli individui interessati sono invece il capo di Stato maggiore delle forze armate di Teheran, ovvero il maggior generale Mohammad Hossein Bagheri, il generale Sayed Hojatollah Qureishi e il generale di brigata Saeed Aghajani.